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Nuovi velox in città, per dire stop alle corse notturne

Nuovi velox in città, per dire stop alle corse notturne

Saranno quattro i rilevatori di velocità da posizionare, uno in via Carretti. E serviranno a “sostituire” i controlli notturni della Locale e come detterente contro le sfide tra giovani in auto e moto

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Stefano Ciervo

Ferrara La lotta contro gli automobilisti e i motociclisti imprudenti, abituati a spingere troppo sull’acceleratore anche nei centri abitati, aggiungendo così una quota di pericolosità a strade frequentate anche da molta utenza debole, passa ancora per gli autovelox. Ne è convinta l’amministrazione comunale che a fronte di una «sinistrosità degna di attenzione» di alcune arterie attorno alla città, ha deciso di puntare su nuovi strumenti fissi di controllo della velocità. La speranza è di poter così rispondere anche alle proteste di residenti di una strada come via Carretti dove le corse notturne, soprattutto durante i weekend, quasi delle gare abusive, hanno ormai preso piede.

Il progetto Sono quattro i nuovi autovelox fissi che la giunta comunale ha deciso d’installare, prendendo atto che «il territorio del comune di Ferrara si caratterizza per una rete viaria particolarmente inadeguata rispetto alla tipologia di traffico che ne fruisce». Molte delle arterie principali sembrano fatte apposta per rendere pericolosa l’alta velocità, con «lunghi rettilinei a tratti curvilinei che non sono associati ad una conformazione strutturale adeguata, poiché i volumi di traffico sono, per qualità e quantità, sproporzionati rispetto ai margini di sicurezza che tale conformazione strutturale consente».

Per questo sono state scelte via del Calzolai tra le vie Acquedotto e Lavezzola; l’intero tratto di via Carretti; via Canapa all’interno del centro abitato, dove l’ultimo incidente mortale si è verificato poco meno di un anno fa; e la Statale 16 tra i chilometri 83 e 82, nel tratto tra via Valdicuore e il raccordo con la Ferrara-Lidi, all’altezza di Fossanova San Marco. A Palazzo Municipale si ammette che «il posizionamento di adeguata segnaletica e il periodico presidio degli organi di Polizia locale non sono sufficienti a garantire la necessaria sicurezza della circolazione», tanto più che «la carenza di risorse umane non consente di poter svolgere una continua ed efficace attività di prevenzione». È appena il caso di ricordare che il famoso quarto turno dell’ex municipale, evocato più volte negli ultimi anni, è ancora tutto da costruire e quindi restano scoperte le ore notturne, quelle più a rischio.

Per via Carretti c’è da aprire una parentesi: nel tratto vicino all’iper Le Mura e poi in quello davanti al Borgo Le Mura ci sono già dei Trubox, cioè degli apparati fissi che destinati ad ospitare autovelox, che per funzionare hanno però bisogno della presenza di una pattuglia della Locale. Il futuro velox sarà invece a funzionamento automatico, anche notturno, e quindi dovrebbe rappresentare un deterrente finalmente efficace per le “tirate” notturne sul rettilineo che tanto stanno disturbando gli abitanti dell’intera zona, oltre a rappresentare un pericolo per la circolazione.

Cosa succede Per rendere operativo il progetto è necessaria l’approvazione da parte della Prefettura, poi bisognerà acquistare i macchinari ed effettuare l’installazione. L’atto d’indirizzo della giunta è comunque il segnale di determinazione ad affrontare la questione, che in prospettiva dell’obiettivo inserito nel Piano urbano della mobilità, che è il dimezzamento dell’incidentalità stradale entro il 2030 e addirittura la “Visione zero morti” nel lungo periodo, come peraltro previsto dall’Ue. l

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