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Le “nostre” acque stanno bene, Goletta Verde promuove i Lidi

Le “nostre” acque stanno bene, Goletta Verde promuove i Lidi

Troppi rifiuti in spiaggia: 200 ogni 900 metri

08 agosto 2022
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Porto Garibaldi “Non ci fermeremo mai” è lo slogan che accompagna la 36ª edizione della campagna di sensibilizzazione e monitoraggio dello stato di salute dei mari italiani, condotta da Goletta Verde. La storica imbarcazione a vela, a due alberi con cui Legambiente solca i mari di tutta la penisola, per promuovere i temi della salvaguardia della biodiversità, delle specie protette, oltre alle fonti energetiche rinnovabili, alla tutela delle aree protette e al contrasto del consumo di plastica, ha fatto tappa, ieri, a Porto Garibaldi. «La nostra campagna di informazione e sensibilizzazione, compresi i monitoraggi, si realizza grazie al lavoro prezioso dei volontari – ha spiegato Stefano Raimondi, il portavoce di Legambiente -. È importante investire le risorse del Pnrr per migliorare le reti fognarie e gli impianti di depurazione».

C’era attesa per la divulgazione dei dati relativi al monitoraggio delle acque lungo la riviera emiliano-romagnola e su 11 monitorati il 19 luglio scorso (8 foci e 3 a mare, uno dei quali a nord di Porto Garibaldi e gli altri 10 spalmati fra le altre tre province di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena), «uno solo è risultato inquinato – ha spiegato Luca Girotti, vicepresidente di Legambiente Emilia Romagna-; si tratta della foce del Rubicone a Gatteo a mare, dove abbiamo riscontrato uno sforamento, rispetto ai parametri di legge della presenza di enterococchi intestinali ed escherichia coli. Va specificato che noi non diamo la patente di balneazione, perché questo è compito che spetta ad Arpae. A noi preme fare un focus sullo stato dei nostri mari».

I rifiuti A margine dei campionamenti effettuati da Goletta Verde, sono state compiute anche iniziative di raccolta dei rifiuti e per quanto riguarda quella avviata tra i Lidi Scacchi ed Estensi risulta che ad ogni 900 metri siano stati individuati 899 rifiuti, un valore 4 volte superiore rispetto a quello ritenuto accettabile (200 rifiuti ogni 900 metri). La plastica con il 91,6% dei materiali censiti domina una classifica tutta negativa legata all’abbandono dei rifiuti. Durante la tappa a Cesenatico, Goletta Verde ha aperto un confronto sui due progetti eolici off shore, il primo, al largo della costa ravennate, in grado di produrre 700 mega watt ed il secondo tra il litorale di Rimini e quello di Cattolica, capace di produrre 200 mega watt di energia eolica. «Gli amministratori di Ravenna e Rimini avranno avuto altri impegni – ha rilevato il vicepresidente regionale di Legambiente -; spiace che siano sfuggiti al confronto».

Fra i temi cari a Legambiente anche l’annoso problema dell’erosione costiera e il suo contraltare, la subsidenza. La Regione Emilia Romagna presenta problemi di erosione per il 32% della sua fascia litoranea, ma se il fenomeno è calato anche grazie ai 32milioni di euro di interventi recenti di messa in sicurezza costiera, c’è un tratto di costa ancora critico, quello del Lido Adriano, «che continua ad abbassarsi ogni anno di 15 millimetri – ha proseguito Girotti -; c’è un legame tra l’attività estrattiva di idrocarburi e la subsidenza. Ricordiamo che a 2,5 chilometri dalla costa c’è la piattaforma Angelina».

Plaudendo al lavoro svolto da Goletta verde, «gemella della nostra struttura oceanografica Daphne», il direttore regionale di Arpae, Giuseppe Bortone, ha sottolineato l’importanza che le due attività procedano in parallelo. «Il livello di qualità delle nostre acque – parole di Bortone – è elevato».

La nostra è l’unica regione che non ha sanzioni per gli scarichi. Certamente non basta depurare gli scarichi – ha aggiunto Bortone -; c’è ancora molto da fare. Su 97 acque di balneazione regionali, 91 sono eccellenti e 6 buone. Siamo al quarto posto a livello nazionale. È un dato importante con un sistema di valle come quello che ha la nostra regione. Quest’anno abbiamo aggiunto un 98º punto di campionamento, al canale Ferrari a Ravenna, e sta andando bene. Lo teniamo monitorato».

Rispetto alle polemiche che scaturiscono ogniqualvolta si attuano provvedimenti eccezionali e temporanei di sospensione della balneazione, per sforamento dei parametri batteriologici previsti per legge, Bortone ha eccepito che «abbiamo modificato il sistema di pre-allerta ai Comuni: in 12 ore si comunica l’esito per l’adozione, in caso di superamento dei valori, di un’ordinanza obbligatoria di divieto temporaneo di balneazione. Va recepito come un sistema di sicurezza e come elemento di qualità dell’offerta dei servizi della località balneare». La salvaguardia della salute è quindi la priorità assoluta. l

Katia Romagnoli

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