La Nuova Ferrara

Ferrara

Lido Volano

Contro i danni delle mareggiate scende in campo la duna artificiale

Contro i danni delle mareggiate  scende in campo la duna artificiale

 Sono stati utilizzati sabbia, legno e altri materiali ecosostenibili

01 settembre 2022
3 MINUTI DI LETTURA





Lido Volano Una duna artificiale realizzata a Lido Volano in grado di mitigare i danni causati dalle mareggiate e proteggere la vegetazione retrostante. Un innovativo sistema di filtraggio del sale contenuto nell’acqua di mare utilizzando piante alofite che vivono e si sviluppano in ambienti salini o salmastri, realizzato a Goro per contrastare i danni causati dalla risalita lungo il Po del cuneo salino. Due progetti molto importanti e di positivo impatto naturalistico ed ambientale. Progetti pilota che aprono la strada a sistemi integrati di intervento, in grado di affrontare ed anche risolvere le rilevanti sfide ambientali future legate soprattutto al cambiamento climatico.

Di questo si è parlato mercoledì al Bagno Ristoro di Lido Volano, nel corso di un incontro di studio organizzato da docenti dell’Università di Bologna, in collaborazione con aziende, enti pubblici e privati, che hanno seguito per le rispettive competenze il progetto Operandum, che sarà chiuso in dicembre. Un articolato intervento di grande respiro europeo, finanziato con 14 milioni di euro dalla Ue, di cui tre assegnati all’Emilia-Romagna.

“Operandum” ricerca soluzioni sostenibili basate sulla natura, in grado di adattarsi a territori rurali e naturali, a condizioni meteorologiche ed eventi estremi. Il progetto, coordinato dalla docente Silvana Di Sabatino (dipartimento di Fisica e Astronomia di Unibo), con Francesco Barbano e coadiuvata tra gli altri da Beatrice Pulvirenti (dipartimento di Ingegneria industriale), si è concentrato sui rischi conseguenti ad inondazioni, siccità e mareggiate, sempre più frequenti.

Le soluzioni realizzate sono convenienti e localmente adattate, in grado di fornire vantaggi ambientali, sociali ed economici. Così, a Lido Volano, nel tratto di spiaggia tra i Bagni New Age e Cormorano, il gruppo di ricerca e lavoro ha realizzato nel periodo marzo-maggio 2022 una duna artificiale lunga 52 metri, larga 6 ed alta 2,5, in grado di mitigare i danni provocati dalle mareggiate e dall’erosione costiera. Ma anche di adattarsi ai cambiamenti di vento, clima e livello del mare. Costruite utilizzando materiale naturale, come sabbia, legno, geotessili e geomembra (in fibra di cocco). Mentre l’utilizzo di piante acquatiche consente di mitigare l’azione delle onde limitando l’erosione della costa. La limitata efficienza di una piccola implementazione di duna artificiale, come previsto dall’esperimento pilota, può costituire un punto di partenza per applicazioni più estese lungo gli 85 chilometri di litorale regionale a rischio.

Per quanto riguarda Goro, in caso di limitata portata del Po dovuta alla siccità con l’intrusione di sale che può raggiungere decine di chilometri a monte danneggiando il fragile ecosistema, le installazioni saranno in grado di mitigarne i rischi. È in corso l’implementazione di 12 canali di 12 metri di lunghezza ciascuno, riempiti di ghiaia e piantati con 40 piante alofite per canale. All’interno dei canali sono riprodotte tre condizioni di salinità.

Il monitoraggio e la valutazione dei dati raccolti sarà effettuato entro la fine di quest’anno, che è come detto la scadenza prevista per il progetto Operandum. l

Piergiorgio Felletti

© RIPRODUZIONE RISERVATA