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Emergenza coronavirus a Ferrara

«A casa chi ha il Covid, non la classe» Regole e consigli, il preside fa il ripasso

«A casa chi ha il Covid, non la classe» Regole e consigli, il preside fa il ripasso

Il punto di Francesco Borciani per le lezioni al Copernico-Carpeggiani

02 settembre 2022
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Ferrara «Le regole sono le stesse, ma sono diventate dei consigli. Naturalmente si cercherà di mantenere il distanziamento, importante sarà l'aerazione delle aule, che sarà da combinare peraltro con la crisi energetica. La novità è che non si dovrà fare il monitoraggio, starà a casa chi ha il covid non la classe. Le mascherine? Pensiamo di incoraggiarne con insistenza l'uso soprattutto in certe situazioni, quando per esempio una classe andrà in laboratorio». Le misure covid che le scuole devono attuare ora, sulla base dell'attuale situazione pandemica, le sintetizza il preside del Copernico Carpeggiani, Francesco Borciani, ieri all'avvio del corso quadriennale. Altre misure di prevenzione: permanenza a scuola consentita in assenza di sintomi febbrili, sanificazione ordinaria, igiene delle mani, mascherine Ffp2 per personale scolastico e alunni a rischio di sviluppare forme severe di covid. È ripartita quindi con queste indicazioni la scuola, sempre alle prese poi con il resto. Per esempio i lavori della Provincia sugli edifici, che se da un lato sono i benvenuti dall'altro creano non pochi problemi all'organizzazione delle attività didattiche («la profonda ristrutturazione della sede aggregata su via Pacinotti ci lascerà per alcuni anni con aule in meno»).

C'è poi l'assegnazione dei posti agli insegnanti, con tempi che nonostante sembra siano sempre più veloci non consentono sempre, almeno nei primi giorni di scuola, di cominciare con orari a regime. «Nella nostra scuola c'è molto ricambio - considerava Borciani - molti insegnanti sono professionisti, nel settore della meccanica, e tanti vanno in pensione. C'è quindi sempre bisogno di nuovi insegnanti, anche giovani». Ma la “forza insegnante" fornita dall'ultimo concorso non ha dato i risultati sperati, in termini numerici: «Peccato - diceva il preside - l'organizzazione del concorso aveva richiesto uno sforzo anche per le scuole, che avevano fornito i laboratori per le prove». l

Giovanna Corrieri

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