In 700mila a Ferrara per i Buskers: «Ma senza aiuti non si va avanti»
Il festival ha superato l’edizione pre-Covid, pesa il deficit: ipotesi biglietto
Ferrara Il Buskers Festival 2022 ha eguagliato, o anche superato, i numeri del pre-Covid con circa 700mila presenze ma ciò non basta a metterne in sicurezza il futuro dal punto di vista finanziario. «Attualmente siamo sotto budget di due terzi, è come andare a mangiare il pesce con 10 euro - è il commento di Rebecca Bottoni produttore esecutivo del festival - Viviamo anche il paradosso di avere il Consorzio prosciutto di Parma che quest’anno ha scelto il festival mentre le aziende ferraresi sono quasi del tutto assenti dalla lista dei main sponsor». Il messaggio è chiaro: o arrivano aiuti concreti «dal mondo imprenditoriale», oppure «potrebbe cambiare tutto». Le uniche cose certe per l’anno prossimo sono le date, dal 22 al 27 agosto, «sul come e dove invece si dovrà aspettare», visto che torna l’ipotesi del pagamento del biglietto e di una location diversa dal centro storico. Negato il trasferimento in altre città, anche se ripetere l’esperienza di quest’anno (finanziamento garantito con un fido personale) non è ipotizzabile.
Una “spia” della possibile soluzione arriva dai risultati dei sondaggi effettuati tra gli spettatori, «il 60% degli intervistati ha dichiarato che sarebbe ben propenso a pagare un piccolo biglietto per sostenere l’organizzazione». Esperimento già tentato in passato, “chiudendo” il centro storico, con modalità giudicate ora non ripetibili: l’introduzione del biglietto comporterebbe il trasloco in qualche luogo recintabile, anche se Parco Massari ad esempio non ha riscosso consensi unanimi.
Restano i numeri dell’edizione della rinascita, con 150mila spettatori stimati solo il sabato, 975 ore tra musica ed esibizioni artistiche da parte di oltre 480 artisti. Le maggiori affluenze sono arrivate da Bologna, Padova, Venezia, Milano, Parma, Roma, Torino ma che da Francia, Germania, Stati Uniti e Danimarca. Pubblico trasversale con quasi la metà di 18-34enni, il 70% sommando i 35-44enni ma anche molte famiglie con bambini. Il 53% ha visitato musei e monumenti e l’impatto turistico è stato importante: il 32% si è fermato più di un giorno, e alberghi-B&b hanno registrato l’88% di occupazione. Il 22% dei partecipanti non era mai stato a Ferrara, mentre il 23% ci torna regolarmente per i Buskers: il tasso di fedeltà è del 70%. l
S.C.
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