Giostra del Monaco nel mito. Rivive l’epopea degli Este
Si è conclusa ieri la 18ª edizione della grande rievocazione storica. Boom di presenze. Per la contrada di San Giacomo un nuovo successo
Ferrara La Giostra del Monaco fa registrare ancora una volta un grande successo di pubblico.
Ieri sera si è conclusa la 18ª edizione della prestigiosa rievocazione storica ferrarese e il bilancio di quest’anno promuove a pieni voti la contrada di San Giacomo che fin dal suo inizio organizza l’evento.
La storia È racchiuso in queste parole lo spirito che anima l’appuntamento ferrarese della “Giostra del Monaco”, evento che si svolge dal suo nascere nel suggestivo scenario del Baluardo della Fortezza, in viale IV Novembre, dove sorgeva l’antico Castel Tedaldo.
Anche ieri, ultimo giorno della edizione annuale della Giostra, la manifestazione ha offerto diversi spettacoli. Tra questi i più seguiti sono stati l’allestimento di un accampamento medievale, ambientazioni di vita quotidiana, combattimenti di armigeri, tornei di arco e balestra.
Le origini La Giostra del Monaco deve la sua singolare denominazione all’eterno nemico della guelfa casata d’Este, il ghibellino Ezzelino II da Romano (padre dell’Ezzelino III sconfitto nella battaglia di Cassano d’Adda, uno degli eventi storici che rese celebre Azzo VII d’Este) che venne soprannominato “monaco” poiché in tarda età decise di ritirarsi a vita conventuale. I cavalieri in lizza, rappresentanti le città del Consorzio “Terre e Castelli Estensi”, devono colpire con la mazza ferrata il bersaglio, costituito da 3 scudi di diversa grandezza, posti a 3 metri di altezza su una speciale “forca”; a ogni bersaglio colpito viene attribuito un punteggio, maggiore per lo scudo più piccolo, minore per gli scudi più grandi. Il vincitore verrà proclamato Paladino Estense. Da qui il nome di Giostra del Monaco.
E, sempre ieri, uno dei responsabili della contrada di San Giacomo, Francesco Arvieri, ha tracciato un bilancio di questa 18ª edizione della Giostra del Monaco che si tiene tra l’altro in un angolo meraviglioso di Ferrara, in viale 4 Novembre appunto dove fino a 30 anni fa i ferraresi potevano dilettarsi nel gioco del tennis, spazio che oggi viene occupato dalle cucine che riforniscono la manifestazione.
Uno dei punti di forza della Giostra è sicuramente l’aspetto gastronomico che, attraverso le locande disseminate negli spazi della festa, propone ai visitatori le più tradizionali specialità ferraresi, cappellacci con la zucca, salamima col purè, cappelletti in brodo, brazadela.
I luoghi Occorre ricordare anche che nelle taverne dell’accampamento si potranno degustare prelibate specialità gastronomiche e nella strada dei mercanti visitare i banchetti con i prodotti artigianali. Nell’Arena del Baluardo l’esibizione di teatranti, giullari e mangia-fuoco, musici e sbandieratori, dame e cavalieri portano il visitatore a immergersi in un suggestivo viaggio nella storia.
Eventi culminanti della festa sono stati, ieri sera, la rievocazione della battaglia di Cassano d’Adda e proprio la spettacolare Giostra equestre del Monaco, tenzone cavalleresca medievale dove i cavalieri delle città dell’Aquila Bianca si contendono il blasone di Paladino Estense. La contrada di San Giacomo può così mettere all’occhiello un altro successo.
Marcello Pulidori