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Comune bocciato sull’antenna. Il Tar: «Sospensiva ingiustificata»

di Fabio Terminali
Comune bocciato sull’antenna. Il Tar: «Sospensiva ingiustificata»

Sì al ricorso di Wind, a cui andrà il rimborso delle spese legali

17 settembre 2022
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Sant’Agostino L’autorizzazione definitiva all’installazione dell’antenna per la telefonia in via Caduti di Nassiriya era arrivata all’inizio di agosto, eppure si torna a parlare della vicenda che nei mesi scorsi aveva fatto molto discutere a Sant’Agostino.

È stato chiamato ad esprimersi anche il Tar, visto il ricorso che era stato presentato da Wind Tre, l’azienda promotrice dell’intervento, nei confronti di un provvedimento assunto dal sindaco Roberto Lodi a procedimento ancora in corso: a fine marzo il primo cittadino di Terre del Reno ne dispose la sospensione, una decisione maturata dopo avere ascoltato le posizioni di tutti, le preoccupazioni dei cittadini, e il parere di tecnici esperti della materia. «Abbiamo richiesto ad Arpae, all’Azienda Usl di Ferrara, ed a tutti gli enti deputati al controllo – disse all’epoca Lodi – di effettuare ulteriori e più approfondite indagini, allo scopo di tutelare la salute, vista la vicinanza dell’impianto progettato rispetto al centro abitato».

Wind Tre presentò ricorso contro quell’atto e il Tar – pur dichiarandolo in parte inammissibile perché “privo di immediata efficacia lesiva”, riconoscono i giudici – lo nella sostanza ha accolto. “È dirimente il rilievo che alla luce della normativa vigente – si legge nella sentenza – il sindaco non dispone di poteri di amministrazione attiva”. Insomma, “un tale potere non potrebbe comunque essere esercitato dall’organo politico di vertice”.

I giudici aggiungono che “sotto altro profilo la sospensione del provvedimento risulta chiaramente adottata a seguito di timori paventati da una parte della popolazione del Comune”, tuttavia quel provvedimento venne adottato “in assenza di un previo riscontro di pericolo concreto e quindi non appare sorretto da valide motivazioni, considerata l’assenza di pericoli per la salute collettiva già acclarata dal parere favorevole previamente rilasciato dagli Enti preposti”, vale a dire Arpae e Asl .

Il Tar ha quindi condannato l’amministrazione comunale di Terre del Reno, che non si era costituita in giudizio, a rifondere le spese legali alla ricorrente Wind Tre: tremila euro oltre gli accessori previsti dalla legge. l