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Copparo, Berco dice sì al contratto integrativo: «Una conquista per i lavoratori»

Copparo, Berco dice sì al contratto integrativo: «Una conquista per i lavoratori»

I dipendenti approvano con oltre il 96% di voti favorevoli, adesso la ratifica

24 settembre 2022
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Copparo Con una partecipazione al voto di oltre il 70% dei dipendenti complessivi e oltre il 96%di sì, i lavoratori del gruppo Berco (Thyssenkrupp) hanno approvato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo integrativo aziendale di gruppo sottoscritto alla fine del mese di luglio al termine di sette mesi di trattativa, e che nei prossimi giorni verrà quindi ratificato.

Nel settembre 2020 l’azienda comunicò la disdetta di oltre 50 anni di contrattazione aziendale, con l’obiettivo di riportare i 1.500 addetti del gruppo alle condizioni base di contratto nazionale, cancellando diritti e salario aziendale fino a 8mila euro all’anno. A quella decisione i lavoratori risposero con il blocco totale della produzione e delle spedizioni attraverso uno sciopero e un presidio portato avanti per sette giorni consecutivi, arrivando a riconquistare la contrattazione che l’azienda voleva cancellare.

«Con il rinnovo del contratto si sono garantiti incrementi salariali attraverso quattro leve – spiegano Fiom, Fim, Uilm e le Rsu degli stabilimenti di Copparo e Castelfranco Veneto –. L’incremento delle maggiorazioni per tutte le tipologie di turno da 1,5 fino a 2,5 punti percentuali ulteriori rispetto a quelli importanti già contratti nel passato; la riduzione del contributo a carico dei lavoratori per il servizio mensa; il ripristino di un premio feriale da erogarsi ogni anno con la mensilità del mese di giugno e calcolato nella misura del 2,5% della retribuzione (premio che era stato superato con l’accordo di gestione della pesantissima ristrutturazione del 2013, quando il gruppo aveva inizialmente dichiarato oltre 600 esuberi); l’incremento del premio di risultato, che potrà arrivare a un importo massimo di 3.400 euro». L’accordo prevede anche il rafforzamento del sistema delle relazioni sindacali, incrementando i momenti di incontro, rafforzando il ruolo delle commissioni aziendali e vincolando l’azienda all’utilizzo degli ammortizzatori sociali negli eventuali momenti di crisi. Il nuovo integrativo guarda anche alla lotta al lavoro precario, con l’inserimento nei percorsi di stabilizzazione anche dei lavoratori a tempo indeterminato presso le agenzie di somministrazione e degli staff leasing. I sindacati parlano di «modello importante per la contrattazione aziendale, essendo riusciti a coniugare l’incremento del salario con la piena tenuta delle condizioni di diritto e di lavoro». l

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