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Lido Volano, l’emigrato torinese che regala sorrisi dipingendo i sassi

Cinzia Berveglieri
Lido Volano, l’emigrato torinese che regala sorrisi dipingendo i sassi

Si trovano disseminati i suoi lavori, ad oggi ne ha realizzati oltre tremila

30 settembre 2022
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Lido Volano Alberto Bruciaferri è di Goro, ma si è stabilito giovanissimo a Torino, dove ha conosciuto Elena che, poco più che quattordicenne arrivata da Codigoro con i suoi genitori, diventata sua moglie il 17 aprile di 56 anni fa. Alberto per trent’anni ha lavorato come tipografo al quotidiano sportivo Tuttosport. «Erano gli anni - racconta - in cui un tipografo era anche l’impaginatore del quotidiano. Le notizie dell’intero giornale mi venivano trasmesse direttamente dai giornalisti e io avevo il compito di collocarle sulle pagine, creando gli spazi giusti per ognuna di esse. Con l’avvento delle nuove tecnologie la figura dell’impaginatore ha perso il suo ruolo, erano i giornalisti stessi a ritagliarsi lo spazio per ciò che andava pubblicato».

Per Alberto è così arrivato il pensionamento e, spronato dai famigliari che conoscevano bene la sua abilità nel disegnare, ha impiegato il tempo libero per frequentare corsi di pittura. I risultati non hanno tardato ad arrivare: molti dei suoi quadri sono stati molto apprezzati a Crescentino, il paese in provincia di Vercelli dove vive oggi con la famiglia.

Durante la pandemia l’uomo navigando su internet scopre “Un sasso per un sorriso”, iniziativa nata in America e importata in Italia da Heidi Aelling (di origini svizzere, residente a Recanati), attraverso la quale chiunque lo desideri può dipingere sassi che poi lascerà in giro, in posti ben visibili, a esempio panchine e muretti in modo da essere trovati e donare un sorriso a chi li terrà fra le mani. Così Alberto ha “accantonato” i quadri e ha iniziato a dipingere sassi. Dapprima lo ha fatto dove risiede poi, appena le restrizioni agli spostamenti dettate dalla pandemia si sono allentate, e gli hanno permesso di tornare a Lido Volano dove è solito trascorrere le vacanze, ha portato i suoi sassi lungo le strade e i parchi dei Lidi comacchiesi.

I primi a notarli sono stati i bambini, ai quali notoriamente non sfugge nulla, ma i loro sorrisi hanno contagiato anche gli adulti ai quali venivano mostrati quei tesori dipinti con immagini di Mafalda, i supereroi, arcobaleni accompagnati spesso da frasi simpatiche e bene auguranti come quelli che Alberto e la moglie Elena hanno disseminato poco prima che iniziasse il nuovo anno scolastico.

La coppia durante la stagione estiva appena finita hanno regalato molti sorrisi ma ne hanno anche ricevuti indietro. Tutti hanno imparato a riconoscere quell’uomo che sotto l’ombrellone o al tavolino del bar sulla spiaggia passava ore a disegnare con i colori acrilici i sassi che precedentemente aveva pulito. «Mediamente riesco a farne 4 al giorno» e se si pensa che finora ha dipinto circa 3.000 sassi è facile rendersi conto delle ore che ha impiegato per realizzarli.

L’immagine di Alberto ed Elena che seminano sassi lungo la strada fa pensare alla favola di Pollicino, ma i coniugi non hanno certo smarrito la strada che li riporta nei loro paesi di origine e quei sassi rappresentano per loro un modo insolito per regalare sorrisi a chi forse pensa che in questi momenti difficili non ci sia alcun motivo per farlo. l

Cinzia Berveglieri

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