Covid, più contagi nel Ferrarese ma non c’è allarme per le polmoniti
Papi (Pneumologia): «I casi gravi sono dovuti ad altre patologie»
Ferrara I contagi sono in aumento ma, almeno per ora, i nuovi positivi non presentano quelle complicanze respiratorie e polmonari che avevano caratterizzato le precedenti, drammatiche, ondate della pandemia.
Un quadro, sottolinea il professor Alberto Papi, direttore della Pneumologia del Sant’Anna, che va comunque valutato giorno per giorno perché il Covid ha dato spesso prova di imprevedibilità. A oggi, in ogni caso, «la quasi totalità dei ricoverati è rappresentata da pazienti anziani, con patologie concomitanti, che hanno quindi bisogno di ospedalizzazione per precedenti condizioni di fragilità in cui il Covid è un elemento aggiunto e comporta la degenza in un reparto dedicato. Oppure si tratta di persone, anche giovani, che arrivano al pronto soccorso per episodi acuti, e scoprono attraverso il tampone di essere positivi al virus».
Nell’ambito dei ricoveri, insomma, l’avere contratto il Covid non è l’elemento principale di preoccupazione. «In mezzo ai tanti - prosegue il professore - c’è una minoranza con problemi respiratori, ma è trascurabile». L’attenzione resta comunque alta, a fronte della risalita della curva pandemica: «Se aumentano i numeri, è inevitabile che possano aumentare anche i casi gravi, ma rispetto alle precedenti, severe, ondate al momento siamo di fronte a uno scenario numericamente diverso».
Le variabili, a favore o contro, sono molteplici: da un lato la ripresa delle scuole e la fine dell’obbligo di indossare la mascherina anche nei luoghi chiusi e sui mezzi pubblici, dall’altro l’immunizzazione crescente grazie ai vaccini: «Noto però che da parte delle persone mantiene una certa prudenza, igienizzando le mani o cercando per quanto è possibile di evitare contatti troppo ravvicinati. Certo togliersi la mascherina favorisce le relazioni sociali, e questo ben venga, ma c’è il rischio che i contagi aumentino. Tutto dipende - conclude il direttore della Pneumologia - da come si esprimerà la prossima ondata, se con le nuove varianti del virus saremo di fronte a forme più banali e meno preoccupanti dell’infezione. A oggi, ripeto, non riscontriamo casi gravi dal punto di vista respiratorio, ma non questo virus la cautela non è mai troppa».l
Alessandra Mura
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