La Nuova Ferrara

Ferrara

Allagamenti ai Lidi

«L’acqua usciva anche dalle prese», mobili ed elettrodomestici distrutti

«L’acqua usciva anche dalle prese», mobili ed elettrodomestici distrutti

A Lido Volano i residenti tornano nelle case tra rabbia e lacrime amare

28 novembre 2022
3 MINUTI DI LETTURA





Lido Volano «Le criticità della zona erano ben note, dopo anni di mareggiate e allagamenti e per un rimpallo di competenze quell’argine della riserva naturale dello Stato, sfondato dall’alta marea, non era mai stato sottoposto ad interventi di manutenzione». Sale la rabbia degli abitanti di Lido Volano, dopo un calvario durato cinque giorni con quasi mezzo metro di acqua di mare mista a sabbia, finita d’impeto nelle case, a causa di una grossa voragine arginale, chiusa nella notte di sabato.

«L’acqua entrava dagli sfiati dietro ai termosifoni e dalle prese della luce – è lo sfogo di Gianfranco Fogli, residente con la moglie in via del Bosco 305 –, benché la nostra casa sia stata interamente ristrutturata. Per quattro giorni abbiamo continuato con i secchi a rovesciare fuori acqua, perché al ritorno di ogni alta marea, continuava ad arrivare. Da ieri si sono presentati, per darci una mano, otto volontari della Protezione civile, veri angeli. Ma adesso c’è tutto da buttare, dal frigorifero alla lavatrice, ai mobili. Persino gli armadi al primo piano sono pregni d’acqua di mare, perché l’acqua si infiltrava negli impianti elettrici. Anche sedie, divano, vestiti, sono bagnati. Abbiamo già fatto una montagna di rifiuti, che Clara ha cominciato a recuperare».

Nel punto informativo allestito dal Comune in via della Vigna sono già tanti i residenti che, in queste ore, hanno compilato e ritirato il modulo predisposto, per segnalare richieste di aiuto o per il conferimento di rifiuti. Al Punto informativo gli abitanti, ma anche i proprietari degli stabilimenti balneari e di appartamenti estivi possono ricevere informazioni dai funzionari comunali, ma anche dai tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di Protezione civile, incessantemente all’opera dal 22 novembre. Quello di ieri è stato il primo giorno di tregua per la località costiera alle prese con una mareggiata senza precedenti che, dopo aver aggredito la spiaggia, i bagni, il retrospiaggia e la pineta, come uno tsunami, ha invaso anche il centro abitato.

«Qui a Lido Volano la corrente è tornata solo sabato: erano andati sotto gli interruttori automatici della corrente, quelli esterni, e avevano cominciato a fare scintille, che somigliavano a razzi – prosegue Gianfranco Fogli -; i danni sono enormi. È stata una catastrofe. Per rendere l’idea, in giardino abbiamo catturato, in mezzo all’acqua, un’anguilla di un chilo e 800 grammi. C’è gente che ha pescato anguille in piazza, perché il mare ed il paese erano diventati un tutt’uno». Diverse sono anche le autovetture rimaste in panne, perché in sosta nel momento dell’ingressione marina all’interno del centro abitato. In pineta permangono acquitrini estesi, fango e detriti ovunque, trascinati dai picchi delle maree di questi giorni. Per la prima volta, da una settimana a questa parte, non è prevista nessuna allerta meteo. Mentre la situazione sta tornando alla normalità, comincia la difficile stima dei danni. Il Comune di Comacchio ha già messo a disposizione i moduli per la richiesta di rimborso ed è fondamentale compilarli nei tempi stabiliti. l

Katia Romagnoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA