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Spal serie B

Da Nador a D’Orazio, cosa combinano le pepite della Spal

di Francesco Gazzuola
Da Nador a D’Orazio, cosa combinano le pepite della Spal

Panoramica sui 14 giovani in prestito in Europa, in pochi giocano ma in diversi scalpitano

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Ferrara Il campionato di serie B è in vacanza e al momento l’attualità è data dall’attesa per le varie operazioni di calciomercato.

Ma a proposito di movimento, come si stanno comportando i giocatori di proprietà spallina in prestito altrove? Sono 14 in totale (rientreranno tutti entro il 30 giugno 2023, salvo prolungamenti) e non occorre partire verso mete esotiche per rintracciarli, dal momento che 12 di loro giocano in serie C: «una palestra che aiuta a crescere e migliorare», tanto per riprendere un’opinione di De Rossi.

Esaminandoli in ordine di girone e classifica: 2 giocatori sono nel girone A, 8 nel B e altri 2 al Sud (girone C). Si parte subito forte perché il profilo più interessante è certamente quello di Ludovico D’Orazio, ala sinistra in forza al Feralpisalò, che ha chiuso il 2022 in testa al campionato. L’attaccante cresciuto nelle giovanili della Roma ha collezionato 18 presenze (4 da titolare e 14 da subentrato), un assist e un gol (decisivo nella vittoria 0-1 contro il Pordenone). A questi numeri vanno ad aggiungersi i 90 minuti del secondo turno di Coppa Italia Serie C contro la Juve U23 e un gol nella sconfitta 2-5. D’Orazio non è sicuramente in vetta alle gerarchie di mister Vecchi (l’ultima da titolare contro Trento è datata 27 novembre), ma è una riserva assodata che il tecnico manda in campo con costanza: al ragazzo il compito di farsi trovare pronto per tornare negli undici di partenza.

Nello stesso girone ma nella parte opposta della classifica c’è Luca Mihai, 19enne di prospetto in prestito al Trento (18° posto). Nonostante la giovane età, il centrocampista centrale romeno ha calcato il terreno di gioco in 15 occasioni (823 minuti totali) e fornito un assist.

Spostandosi geograficamente verso Gubbio (attualmente nei piani alti del girone B) troviamo Marco Meneghetti che ha coperto la porta degli eugubini in 2 partite (una da titolare e l’altra da subentrato dopo l’espulsione di Di Gennaro) incassando ben 5 gol. Il portiere 21enne parte dietro al collega di reparto (Di Gennaro ha subito solo 9 reti in 18 gare con 13 clean sheet) e si deve accontentare di giocare la Coppa Italia Serie C, competizione nella quale ha difeso i pali in 3 match. Dal momento che Gubbio è uscito dalla Coppa (agli ottavi contro il Padova) si spera che Meneghetti possa trovare più spazio in campionato, anche se sembra improbabile (e quindi destinato a rimanere il vice) viste le prestazioni del compagno.

Condizione anonima anche quella di Moustapha Yabre (al Fiorenzuola in ottava posizione nel girone B): il terzino sinistro classe 2002 ha registrato solo 4 presenze e i problemi fisici di settembre-ottobre lo costringono alla panchina in diverse circostanze. Segue in classifica il Rimini di Cesare Galeotti, portiere di vent’anni in 10 occasioni a coprire la rete, con 8 gol subiti e 2 clean sheet tra campionato e Coppa Serie C. L’ex Pergolettese ha trovato da poco la titolarità in seguito all’infortunio di Zaccagno, fuori per frattura dell’osso nasale: con lui un pareggio, 3 sconfitte e 3 vittorie. Non nelle migliori condizioni Jionathan Campagna: l’ala sinistra (oggi adattato mezzala) in prestito alla Torres è fermo per lesione muscolare al polpaccio. Prima dell’infortunio il 2002 cresciuto nella Spal contava 10 presenze (6 nell’undici iniziale e 4 da subentrato) e un assist.

Non si può dire che Niccolò Bellucci se le passi tanto meglio: il difensore dell’Alessandria paga gli strascichi di una rottura al legamento crociato avvenuta a febbraio 2022 e il più delle volte è solito accomodarsi in panchina (4 presenze in campionato più 3 in Coppa per lui).

Tra tutti questi giocatori da pochi minuti c’è anche un titolare inamovibile che ha calcato il manto erboso in 18 partite su 20 disputate (più le due di Coppa) per un totale di 1628 minuti: assente solo in occasione della presenza in nazionale e per la squalifica in seguito a somma di ammonizioni. Si tratta di Steven Nador, calciatore originario del Togo, imponente e duttile, che nasce come difensore centrale ma avanzato a centrocampo nel Montevarchi. Oltre agli 8 cartellini gialli dall’inizio della stagione, è da segnalare un assist. Fa capolino al 19° posto la Vis Pesaro, dov’è in forza Matteo Borsoi, il quale ha collezionato 12 presenze (6 nell’undici iniziale, 6 da entrato) e un assist. Prime 4 gare fermo in panchina, poi arrivano le titolarità e Borsoi inizia a scendere in campo con regolarità: ricopre il ruolo di terzino sinistro, ma viene spostato spesso in avanti grazie alla sua versatilità.

Fanalino di coda della classifica è l’Olbia Calcio. In rosa è presente Federico Zanchetta, centrocampista 20enne impiegato perlopiù come sostituto (2 titolarità e 4 volte subentrato), complici i problemi al tendine d’Achille per cui è stato fermo tutta la passata stagione e ripresentatisi tra ottobre e novembre. Da segnalare il gol vittoria nel derby di Coppa contro la Torres. E ancora nel girone C, con la Puglia che fa da sfondo ai prossimi due prestiti biancazzurri. Christian Basile nella stagione 21/22 contribuì alla promozione del Cerignola (attualmente in 5ª posizione) con 13 presenze e un gol, tuttavia a febbraio 2022 si ruppe il legamento crociato e ancora oggi paga le conseguenze dell’infortunio facendo la spola tra tribuna e panchina: 0 presenze per lui finora. Più fortunato invece Alessandro Orfei, alla prima esperienza nel professionismo tra le fila della Fidelis Andria (19° posto). L’ala classe 2003 viene utilizzata lungo tutto il reparto offensivo, da destra a sinistra senza distinzioni, e solitamente entra a partita in corso: 4 volte nella formazione di partenza a fronte di 10 presenze da subentrato (e un gol a referto).

Si chiude così il cerchio dei giovani sparsi nella penisola, a cui si aggiungono Daniel Dumbravanu e Teun Wilke. Il primo – difensore moldavo alto 192 centimetri – è accasato nella remota Cipro all’Apoel Nicosia, squadra di cui si ha memoria per le sporadiche apparizioni in Champions League: ma Dumbravanu non vede il campo neanche con il binocolo e 0 sono le presenze finora. Per lui convocazione in nazionale nelle amichevoli pre mondiale contro Azerbaigian e Romania, entrambe perse. Decisamente meglio le avventure di Teun Wilke: la punta centrale di origine messicana è cresciuta in Olanda nelle giovanili dell’Heerenveen e acquistata l’anno scorso dalla Spal, che dopo l’esperienza in Primavera l’ha spedita nelle Fiandre a farsi le ossa al Cercle Brugge, in Pro League (massima divisione del campionato belga). Tuttavia con i verdenero di Bruges l’attaccante ha messo insieme solo 10 minuti, scendendo di conseguenza in seconda squadra agli Jong Cercle, militanti nella quarta categoria del calcio belga. Da allora 7 partite e 5 gol, uno ogni 120 minuti – meglio di qualsiasi altro giocatore spallino in prestito. Peccato però che si stia parlando della quarta divisione, un campionato all’apparenza inadeguato per la crescita del centravanti di Santiago de Querétaro: la speranza è che possa trovare uno spazio anche in prima squadra.

Il bilancio finale non fa esaltare ma ci sono prospetti interessanti: ovviamente il valore di mercato è in linea con le prestazioni di campo. In aumento e promossi quindi D’Orazio, Mihai, Nador e Orfei. Da seguire Wilke e capire se troverà spazio e potrà far bene anche in prima squadra al Cercle Brugge. Discretamente positiva ma non esaltante la prova di Borsoi, Galeotti e Campagna (prima dello stop forzato). Poco pervenuti Dumbravanu e Meneghetti e ancora meno valutabili per i rispettivi acciacchi fisici Yabre, Bellucci, Zanchetta e Basile.