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Poggio Renatico, una scuola nuova di zecca per i bimbi delle elementari

Giuliano Barbieri
Poggio Renatico, una scuola nuova di zecca per i bimbi delle elementari

Lunedì l’apertura della sede dopo i lavori di recupero

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Poggio Renatico Al rientro dalle vacanze natalizie gli alunni delle elementari di Poggio abbandoneranno l’attuale sede provvisoria per andare a occupare la nuova sede che sarà inaugurata domani alle 8.15.

Si tratta dell’edificio che prima era destinato alla scuola media, ora in un altro stabile. La sede è stata quindi completamente ristrutturata e destinata alle elementari, perché essendo di grandi dimensioni è in grado di ospitare una popolazione scolastica numerosa come quella della primaria. Lo stabile è di 1.360 metri quadri, equamente suddivisi su due piani, con uno scoperto di accoglienza di 300 metri quadri. Sono state ricavate 14 aule per gli alunni, una sala per insegnati, un’aula di “dolcezza” e tutto il necessario per la mensa oltre ai servizi. L’ingresso è da via Salvo D’Acquisto di fianco al municipio. «Con quest’ultimo intervento – spiega il sindaco Daniele Garuti – stiamo completando quello che era il nostro obiettivo: ristrutturare e mettere a norma tutti gli edifici scolastici, Ora ci resta solo la materna. Questo edificio è l’ideale, per gli spazi a disposizione, a ospitare le elementari. Il plesso ha circa mezzo secolo e, di concerto con le autorità scolastiche, l’abbiamo ristrutturato adeguandolo alle nuove esigenze scolastiche. La spesa è stata di 835mila euro, equamente suddivisa tra contributi per la ricostruzione e fondi comunali, ma già in precedenza avevamo fatto un grosso intervento sul tetto. Se sono soddisfatto? Certamente sì perché si tratta di un’opera conclusa, ma c’è ancora molto da fare e ora cominciamo a pensare all’intervento sulla materna». Tutto è stato curato nei minimi particolari compresa la scelta delle colorazioni delle aule e dei corridoi. «Trattandosi – spiega l’assessora Serena Fini – di una scuola elementare, quindi ragazzi giovani, la scelta dei colori è stata dettata dall’esigenza di creare la sensazione di un ambiente sereno, disteso e tranquillo. Le aule sono verdi con una parete che richiama i colori dei corridoi. L’esterno è giallino per intonarlo con gli edifici circostanti».

L’efficientamento energetico resta l’intervento più qualificante. «Già prima del sisma – spiega Emanuele Bianconi dell’ufficio tecnico – l’edificio era stato adattato a tutte le normative sismiche e non ha avuto danni dal terremoto. Di conseguenza abbiamo pensato all’efficientamento energetico creando un cappotto termico esterno, cambiando tutte le finestre e installando uno scambiatore di calore alimentato non a gas ma con energia elettrica».l

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