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Ladri acrobati in azione a Copparo, spariscono oro e contanti

Ladri acrobati in azione a Copparo, spariscono oro e contanti

Colpi in via Ricci e Vittorio Veneto, ma in un caso il bottino è sfumato. Il racconto: «sono stati sorpresi dal rientro di mio marito, sono scappati»

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Copparo Sono ladri acrobati, professionisti nel loro genere. Prima di ogni colpo, studiano per bene la zona, i punti deboli delle abitazioni, le vie di accesso e di fuga. E quando capiscono che le condizioni sono favorevoli, magari osservando i movimenti dei residenti o se le luci delle case sono spente, entrano in azione, spesso nel pomeriggio non appena fa buio.

Un copione che si è ripetuto venerdì a Copparo, e a farne le spese sono state alcune famiglie che si sono ritrovate le case devastate. In via Idris Ricci e in via Vittorio Veneto i malviventi sono riusciti a racimolare un bottino di monili d’oro e denaro contante, come risulta dalle denunce presentate ai carabinieri, ma almeno in un caso, come è stato sempre segnalato ai militari, i topi di appartamento sono stati costretti alla fuga perché “interrotti” dal rientro dei residenti.

È successo in una palazzina di via XX Settembre e, anche se i ladri non sono riusciti a portare via nulla, lo choc è stato forte: «L’idea che degli sconosciuti siano entrati in casa è angosciante – racconta una donna che vive con la famiglia al primo piano .– Venerdì pomeriggio ero uscita alle 16.45 per portare mia figlia in palestra, mentre mio marito era fuori per lavoro. Lui è tornato verso le 18.30, io mezz’ora dopo, e solo allora ci siamo resi conto di quello che era successo. Lui infatti mi ha detto che avevo lasciato la porta del balcone, circostanza che mi era sembrata strana. Quando sono andata a controllare ho visto che la porta con la “gattaiola” era crepata e che era stata divelta la grata che mio marito aveva messo su per impedire ai gatti di scappare, in corrispondenza della finestra della camera di mia figlia. E le lettiere poste sotto la finestra erano state spostate, per preparare la via di fuga. I ladri sono andati direttamente in camera da letto e hanno aperto il portagioie in cui tengo la bigiotteria, senza portare via nulla dato che non c’erano ori. Nell’altro portagioie c’era la fede di mio marito, e anche quella non è stata rubata, forse perché non l’hanno vista o forse perché proprio in quel momento hanno sentito entrare mio marito e sono scappati dallo stesso punto da cui erano entrati». I ladri non hanno mostrato interesse per computer o altri apparecchi, quello a cui puntano sono soldi e oro, preziosi e poco ingombranti.

«Abbiamo chiamato i carabinieri e il giorno dopo siamo andati a fare denuncia – conclude la donna –. Rispetto ad altre persone derubate lo stesso giorno siamo stati fortunati, in un caso mi risulta che sia stata divelta la cassaforte che conteneva gioielli e denaro per 2.500 euro. Ma è stata lo stesso un’esperienza molto traumatica, perché l’intrusione dei ladri nella propria abitazione crea ansia e timore. E adesso correremo ai ripari per rendere la casa più sicura».l

A.M.

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