Copparo Un post pubblicato ieri (7 febbraio) sulla pagina Facebook “Archeologi dell’Aria Aps-Museo La Tratta” ha destato preoccupazione tra tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare quel gioiellino che è il Museo La Tratta di Copparo. I volontari hanno annunciato «con grande dispiacere la sospensione temporanea del nostro servizio museale», sottolineando che «è molto deludente per noi volontari e per i nostri visitatori, che hanno sempre mostrato grande interesse e passione per la nostra storia e la nostra cultura. Stiamo lavorando per trovare una soluzione che ci permetta di riaprire al più presto e continuare a condividere la nostra storia con il mondo. Siamo grati per il vostro supporto e la vostra comprensione in questo momento difficile. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi e speriamo di potervi dare presto buone notizie. Nel frattempo, vi invitiamo a continuare a seguirci su questa piattaforma per seguire le attività di ricerca storica culturale. L'attività museale sarà dedicata esclusivamente alle visite scolastiche già programmate». L’associazione ha chiesto un incontro con il Comune per trovare una soluzione condivisa, e da parte sua l’amministrazione si è già attivata fornendo un ventaglio di date - tutte a strettissimo giro - per un appuntamento. L’obiettivo è naturalmente quello di scongiurare la chiusura (la prossima apertura sarebbe domenica 12), ma al tempo stesso il Comune si dice «stupefatto» per il post, ricordando che «con gli Archeologi dell’Aria c’è sempre stato un rapporto di collaborazione e di rispetto reciproci, e siamo stati e saremo sempre disponibili ad ascoltarli in caso di problemi e difficoltà». Su tutto il volontariato il caro energia e l’aumento spropositato delle bollette hanno avuto un impatto devastante. Alcune associazioni hanno deciso di condividere la sede, per razionalizzare le spese, ma l’Aps che gestisce “La Tratta” si trova in una condizione particolare, proprio perché deve gestire un museo che, per legge, deve rimanere aperto un numero minimo di giorni all’anno, e quella della Tratta è una sede “energivora”, essendo un edificio antico. La gestione del museo è regolata da una convenzione con il Comune (la stessa stabilita con tutte le altre realtà del terzo settore) che prevede, per l’associazione, i compiti di governo della struttura e di manutenzione, insieme al custode, di una parte dell’ampio parco. I volontari non pagano l’affitto, ma le utenze sono a loro carico, senza la possibilità di rateizzazione, poiché non hanno entrate fisse. «Ma da tempo – puntualizza l’amministrazione comunale – è stato avviato un percorso di condivisione e sostegno con il Comune che prevede la possibilità, per l’organizzazione di eventi di valore pubblico-culturale, di richiedere una collaborazione anche economica all’ente municipale. Il Museo è una risorsa, e tenerlo aperto è un vantaggio per la comunità. Nessuno ha mai pensato di perdere gli Archeologi dell’Aria e La Tratta, la priorità è evitare la chiusura». I disagi manifestati dai volontari «dovranno essere esplicitati all’incontro, e da lì si partirà per trovare la soluzione più idonea, magari ricorrendo a contributi per i piccoli musei e a ogni altra forma di sostegno, destinata a questa come alle altre associazioni del territorio». A.M. © RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

Copparo Un post pubblicato ieri (7 febbraio) sulla pagina Facebook “Archeologi dell’Aria Aps-Museo La Tratta” ha destato preoccupazione tra tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare quel gioiellino che è il Museo La Tratta di Copparo. I volontari hanno annunciato «con grande dispiacere la sospensione temporanea del nostro servizio museale», sottolineando che «è molto deludente per ...

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