«The Boss vitale per Ferrara Concerto al Parco Urbano»
Le associazioni economiche: «Cambiar sede ora non si può»
Ferrara Quello di Bruce Springsteen del 18 maggio al Parco Urbano non è «un concerto», ma «il concerto». Cioè un evento con una posta in gioco «alta: il concerto avrà un impatto assolutamente positivo per la città, che sta ancora subendo gli strascichi di due anni di emergenza sanitaria». Lo mettono in chiaro Ascom, Cna, Confartigianato e Confesercenti, in premessa al loro “no” ad un cambio di sede, che Animal liberation e Save the park hanno chiesto per vie legali e il Comune ha deciso di contrastare al Tar: «Stravolgere ora la collocazione dell’appuntamento avrebbe solo un risultato: annullare l’evento stesso. Serve un gioco di squadra - pubblico e privato - autentico e unitario: il risultato di Ferrara città internazionale è a portata di mano». Non è nemmeno detto che l’udienza si tenga in tempo utile.
Le associazioni economiche evidenziano come il concerto del Boss sia l’occasione per portare «la nostra città ad un livello finalmente internazionale», e mostrarla come «polo attrattivo nell’arte, nella cultura, nella musica, nella enogastronomia. Il concerto è uno spartiacque autentico non solo dal punto di vista dell’immagine - trasmessa in tutto il mondo - e rappresenta un poderoso effetto volano, mai visto prima, diretto e indiretto che ricadrà su tutti i settori economici». A soli tre mesi dall’evento, è la conclusione di artigiani e commercianti, «è necessario intensificare gli sforzi per mantenere il programma e la collocazione scelti all’inizio per poter presentare un contesto assolutamente organizzato e pienamente funzionante. Così come nel contempo è indispensabile lavorare per garantire la piena accessibilità e il rispetto dell’ambiente in quello spazio». l
S.C.
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