Ferrara Non &egrave; davvero il tempo di coriandoli e stelle filanti, in casa Spal. La domenica biancazzurra seguita alla disastrosa trasferta a Venezia &egrave; stata tutt’altro che festosa. Il clima attorno al club rimane nettamente pesante e le riflessioni sulla posizione di Daniele De Rossi si fanno sempre pi&ugrave; profonde, con la fiducia nei confronti del tecnico che ora sarebbe legata soltanto al tempo, quindi, forse, alla sola prossima sfida al “Paolo Mazza” con il Como, in programma sabato prossimo. I dirigenti di via Copparo - nelle figure fisicamente presenti del direttore dell’area tecnica Fabio Lupo e del direttore generale Andrea Gazzoli, oltre che del presidente Joe Tacopina collegato in videochiamata dagli Usa - avevano gi&agrave; iniziato ad approfondire la complicatissima questione dentro la pancia del “Mazza” immediatamente dopo la sonora contestazione che gli ultras della Curva Ovest avevano organizzato in corso Piave al rientro dalla trasferta in laguna. Riflessioni e riunioni fiume per definire e valutare possibili scenari proseguite anche ieri e che, appunto, avrebbero partorito la fiducia a termine per DDR. Persino ovvie alcune considerazioni di partenza. La Spal &egrave; terzultima in classifica e gravita in piena zona retrocessione: a un punto di distanza c’&egrave; sempre il Benevento (l’effetto Stellone per ora non si &egrave; visto), a due lunghezze &egrave; rimasto il Cosenza, che, nonostante il buon impegno, ha ceduto (2-1) al “San Nicola” di Bari, come da pronostico della vigilia, nel posticipo di ieri pomeriggio. E comunque Brescia (25), Perugia (26), Cittadella, Como e Venezia (27) sono ancora l&igrave;, a un tiro di schioppo: il pi&ugrave; &egrave; spararlo e centrare il bersaglio. La crisi spallina &egrave; nera e l’umore all’allenamento di scarico che De Rossi ha condotto ieri al “G.B. Fabbri” era sotto i tacchetti degli scarpini. Anche oggi &egrave; prevista una seduta di lavoro, mentre domani, proprio esattamente quando Tacopina rientrer&agrave; in citt&agrave;, la squadra sar&agrave; esente da impegni. In soldoni, sar&agrave; quello il giorno di riposo. Il programma &egrave; stato cos&igrave; delineato poich&eacute; De Rossi sar&agrave; impegnato al corso allenatori di Coverciano. Sul suo conto – al momento – non sono state ancora prese decisioni ufficiali. La panchina, per&ograve;, traballa e non poco. Insomma, lo scenario della cauta fiducia (condizionata) pare il pi&ugrave; plausibile, ma tutto pu&ograve; succedere. Tant’&egrave; che nella domenica di contatti tra l’Italia e gli Stati Uniti non ci si &egrave; fermati un solo istante, con fisiologica considerazione tenuta verso il fuso orario, che ha ovviamente dilatato i tempi per la parte tricolore. Nomi di possibili sostituti a oggi non sono chiaramente emersi, ma c’&egrave; da immaginare che il team tecnico capitanato da Fabio Lupo abbia fatto un inevitabile punto della situazione anche su questo e, magari, sondato qualche possibile alternativa. Le ipotesi in campo (assieme alle voci) si moltiplicano in queste ore. C’&egrave; chi vorrebbe che si richiamasse Roberto Venturato alla guida della Spal. In teoria, la cosa pi&ugrave; ovvia, avendolo sotto contratto e lui vantando lunga militanza ed esperienza in serie B, fattore decisivo in una situazione tanto delicata come quella attuale della Spal. Ma il tecnico nato in Australia accetterebbe di tornare in un ambiente che lo ha ripudiato? Per com’&egrave; stato allontanato e per i giudizi professionali espressi su di lui, specie dal patron, anche in fase di analisi a freddo, pare una strada improbabile, se non addirittura improponibile. A fronte di tutto questo, un piano B bisogna assolutamente averlo e il borsino dice che la soluzione Walter Zenga &egrave; in forte discesa e quella Massimo Oddo in forte ascesa. Per carit&agrave;, allenatori liberi ce ne sono e non pochi, ma questi non paiono essere di cos&igrave; grande garanzia per la missione che attende la Spal: non ancora impossibile, ma certo complicata. Non vuole scendere in B, ma il profilo di Giuseppe Iachini, non certo per lo spettacolo, ma per esperienza e per il mastino che &egrave;, sarebbe semmai quello da prendere da riferimento. Ma non precorriamo i tempi. Nel caso di ultima possibilit&agrave;, dunque, mister De Rossi si giocherebbe tutto contro il Como nello scontro diretto che sabato pomeriggio si disputer&agrave; al “Mazza”. Un’occasione vera e ghiotta per il tecnico romano: i lariani sono una palese concorrente per il medesimo obiettivo della salvezza, nonch&eacute; una squadra battibile, che arriver&agrave; a Ferrara con una discreta emergenza legata ai singoli (vedi le squalifiche dell’ex Cerri e del simbolo Fabregas). E nonostante le – franche e dirette – parole di delusione nei confronti dei calciatori arrivate dal “Penzo” (in riferimento al primo tempo) lo spogliatoio non avrebbe globalmente sfiduciato il tecnico. Poi, &egrave; ovvio che nel gruppo ci siano anche gli scontenti, cio&egrave; chi in questo momento non sia particolarmente coinvolto nelle rotazioni titolari, come La Mantia e Tripaldelli. Ecco, un segnale in questo senso potrebbe anche dipanare la matassa e risolvere in un sol colpo questioni di umori e questioni di campo. Tutto, sempre, al condizionale, perch&eacute; riuscire a cogliere la vera essenza delle dinamiche in atto, da osservatori, francamente &egrave; complicato. Insomma, fra mille variabili, il futuro biancazzurro di DDR attende una definizione certa. E l’urgenza &egrave; di quelle forti. Ma soltanto l’arrivo tra le mura estensi di Joe Tacopina potr&agrave; confermare l’ipotesi che a oggi pare quella maggiormente accreditata. Con il Como l’ultima spiaggia? La risposta arriver&agrave; domani. l &copy; RIPRODUZIONE RISERVATA

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CONTESTAZIONE SPAL FERRARA

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Domani torna a Ferrara il presidente Tacopina. La decisione sul mister sembra presa

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