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Ferrara, il Comune si fa garante e acquista i crediti per sbloccare i bonus

Ferrara, il Comune si fa garante e acquista i crediti per sbloccare i bonus

Il sindaco Fabbri: «Sosteniamo le imprese locali». Un modo per aiutare l'edilizia a rientrare dopo le difficoltà della cessione dei creditii 

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Ferrara È sempre più caos e crisi per le imprese coinvolte nel superbonus 110% per via della cessione dei crediti e la impossibilità di riscattarli, situazione che mette in ginocchio migliaia di aziende e cittadini. Per questo motivo è allo studio da parte del Comune la possibilità di acquistare i crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi. A tal fine ieri la giunta ha approvato un atto di indirizzo dedicato: l’acquisto dei crediti andrebbe a compensazione dei debiti fiscali del Comune, circa 11 milioni di euro di Irap annualmente versata dall’ente.

L’inserimento di uno specifico obiettivo legato ai bonus fiscali è in fase di approfondimento e nasce da una esperienza, già avviata, dalla Provincia di Treviso: nelle intenzioni vuole essere «il contributo attivo e concreto che l’ente locale esprime per liberare i cassetti fiscali delle banche così da consentir loro di acquistare nuovi crediti dalle imprese edilizie, dando nuovo ossigeno al settore», la motivazione alla base dell’operazione del Comune. Che prevede, infatti, – a fronte di una preliminare verifica di fattibilità tecnica – la possibilità di «riprendere i lavori edilizi assistiti da bonus grazie al meccanismo dei crediti fiscali», spiega il sindaco Alan Fabbri, ringraziando l’assessore al bilancio Matteo Fornasini, il direttore generale Sandro Mazzatorta e il ragioniere capo Giorgio Bonaldo «che da gennaio stanno lavorando con grande attenzione e profondo studio individuando, sulla base del caso Treviso (primo ente locale ad attivare questa opportunità) , le potenzialità di azione anche in ambito locale». Da inizio anno sono stati avviati i contatti con la provincia veneta e con i suoi consulenti (Phinance Partner e l’avvocato Domenico Gaudiello dello studio Cms) , incontrati il 2 febbraio e coinvolti in una collaborazione, per studiarne l’applicazione anche a Ferrara.

«Parliamo di un’operazione mai fatta prima, che rappresenta un tentativo e che non è esente da incertezze determinate da un vuoto nella normativa nazionale. A tal fine intendiamo anche attivarci col Ministero dell’Economia e delle Finanze per avviare un percorso che porti a chiarire gli aspetti ancora incerti o non completamente normati». «È nostra intenzione – sottolinea inoltre il sindaco Fabbri – procedere all’acquisto dei crediti di imposta dopo averne verificato la provenienza, per sbloccare i bonus edilizi specificamente per il nostro territorio, così da sostenere concretamente le imprese locali». Un modo questo, chiude il sindaco «grazie a cui Comune ed enti locali possono contribuire alla ripartenza dei cantieri, sostenendo il lavoro e gli interventi nuovi e in essere». Fabbri ringrazia anche “Azione”, il partito che in questi giorni, nella persona del coordinatore provinciale Alberto Bova, ha avanzato questa proposta: «È questa la dimostrazione di come una opposizione costruttiva possa essere un valore aggiunto per la città e della nostra apertura all’ascolto delle iniziative concrete che vengono avanzate per cooperare alla crescita e alla soluzione dei problemi». l

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