Ferrara La droga c’&egrave; ma non si vede. Tanta, tantissima in citt&agrave;, pi&ugrave; di prima, pi&ugrave; degli anni del boom con la mafia nigeriana che dettava legge. Non si vede e non se ne parla, ma i segnali che i tecnici dell’Antidroga in citt&agrave; stanno captando sono particolarmente preoccupanti. E per questo sono in corso altrettanto importanti indagini, ovviamente secretate. Sullo spaccio e il degrado in diverse zone della citt&agrave;: quella tra Porta Catena e PalaPalestre in piena Gad, e sui Baluardi, il quadrivio con via Chiodare vicino alla scala di accesso alle Mura, punto di vendita e di fuga (per questo andrebbe chiusa), che per tale motivo diventa una caso politico con una mozione in consiglio comunale firmata da Anna Ferarresi (GM), Roberta Fusari (AC) e Tommaso Mantovani (M5s). I tre consiglieri chiedono conto al Comune - sindaco e giunta - su degrado e spaccio, poich&egrave; &laquo;nonostante riqualificazione di aree problematiche in Gad, con milioni investiti, degrado e spaccio non stati debellati anzi come dimostra la cronaca si sono incrementati spostandosi in altre zone della citt&agrave;&raquo;. Le zone che dicevamo e in una di queste, tra Porta Catena e PalaPalestre scatta la nuova allerta (non ancora allarme): il ritorno dei clan nigeriani, dove spuntano i Black Axe (quelli che vestono di nero) e i nuovi Eye (vecchi rivali degli Arobaga/Vikings, stroncati da arresti e oggi sotto processo). New Eye, giovani e giovanissimi, che nelle panchine dei giardini del PalaPalestre tengono i loro incontri settimanali, non certo per programmare divertimenti e altro. Nei mesi scorsi la stessa Squadra mobile aveva concluso una indagine con la prima raffica di arresti, i nuovi spacciatori nigeriani che hanno “militarizzato” la zona attorno al PalaPalestre con uno spaccio di piccolo e medio livello. Di pari passo, occorre dire che sulla zona da tempo gli inquirenti hanno concentrano indagini e attenzioni. Infatti queste “new entry” sono sotto costante monitoraggio da parte degli inquirenti dell’Antidroga: al momento, secondo quanto emerge, si tratta di piccoli gruppi che cercano di crescere e che vogliono dominare sugli altri, occupando il posto lasciato vuoto dal clan degli Arobaga: tutti gli affiliati sono infatti in carcere, tutti sotto processo per associazione mafiosa. Non solo Gad, si diceva, visto che zona “calda” torna ad essere quella tra Baluardi, e Chiodare: nel giugno 2020 fu teatro di un agguato con machete, un tentato omicidio tra tunisini per la droga con strascichi ancora attuali. E oggi come allora, il dominio dei nordafricani &egrave; incontrastato, tanto che starebbero scalpitando per invadere altre zone della citt&agrave;. Qui in Chiodare cresce la protesta dei cittadini per una “situazione insostenibile”, con pusher “armati” di cani lasciati liberi contro chi osa dir qualcosa. Si attendono le prime risposte dal sindaco e dalla politica, quella della polizia non si far&agrave; attendere. l Daniele Predieri &copy; RIPRODUZIONE RISERVATA

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Allarme droga

E per lo spaccio sui Baluardi la scala di via Chiodare diventa caso politico

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Ferrara, il ritorno dei clan nigeriani: spuntano i Black Axe e i nuovi Eye

E per lo spaccio sui Baluardi la scala di via Chiodare diventa caso politico

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