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L’episodio

Copparo, tre minori nella sala scommesse: maxi sanzione per il titolare

Copparo, tre minori nella sala scommesse: maxi sanzione per il titolare

Il locale resterà temporaneamente chiuso e l’uomo dovrà pagare una multa di 6.600 euro

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Copparo Ha permesso a tre minorenni di entrare nella sua sala scommesse, violando una norma di legge che punisce questi comportamenti senza mezze misure. E saranno salate, le conseguenze per il gestore di una sala scommesse copparese, che dovrà pagare una sanzione di 6.600 euro. Il titolare è finito nei guai a seguito di un controllo da parte dei carabinieri nel territorio dell’Unione Terre e Fiumi svolto lunedì dai militari della Compagnia di Copparo insieme ai Forestali di Ferrara e al Nas di Bologna. Quando sono arrivati nella sala giochi, i carabinieri hanno provveduto a identificare gli avventori, scoprendo la presenza di tre giovanissimi che non avevano ancora compiuto i 18 anni e non potevano quindi giocare alle slot. Il titolare naturalmente non ha potuto in alcun modo giustificare la presenza dei ragazzini all’interno della sala scommesse, e non gli è rimasto altro che ammettere le sue responsabilità. Oltre alla sanzione di 6.600 euro, la legge prevede anche l’applicazione della misura accessoria della chiusura temporanea del locale.

L’attività dei carabinieri era mirata in generale alla prevenzione dei furti e ai controlli del rispetto dell’ambiente e delle norme igienico sanitarie negli esercizi pubblici. Il pattugliamento ha permesso di rintracciare due persone su cui pendeva un mandato di arresto emesso dalla magistratura. Il primo è un 49enne copparese che si era reso responsabile di una serie di furti aggravati che gli erano costati una condanna a 7 mesi e 29 giorni di reclusione, con l’aggiunta di una condanna a 6 mesi di arresto per guida in stato di ebbrezza. I secondo è un cittadino serbo di 47 anni, condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusioni e un mese di arresto. Entrambi sono stati messi ai domiciliari.

Nei guai è finito anche un uomo che circolava in auto con la patente del fratello, dopo che gli era stata ritirata la sua. Il suo tentativo di spacciarsi per il fratello non ha però tratto in inganno i carabinieri, che lo hanno denunciato sia per sostituzione di persona che per guida senza patente.

Nel complesso, i carabinieri hanno poi verificato le condizioni igienico sanitarie in altri due locali, che sono risultato in regola con le normative, e hanno identificato in tutto 30 persone e controllati 25 veicoli.l

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