Ferrara &laquo;C’&egrave; ancora tanta meraviglia nel vedere me e le mie colleghe alla guida dei camion: siamo ancora davvero poche. Tanti mi dicono che ho scelto un brutto mestiere, ma la convivenza con gli uomini &egrave; piuttosto semplice. Dimostri che sai fare il tuo lavoro e loro ti donano la propria stima. In questo, il settore dell’autotrasporto &egrave; meritocratico&raquo;. Laura Broglio &egrave; una 32enne dai lineamenti esili, ma di temperamento brioso e determinato, riconoscibile a distanza, non solo per quella cascata di riccioli castani, che incorniciano il suo sorriso, ma anche per la sagoma del bisonte della strada che guida, dopo aver trasformato una passione nel suo lavoro. Fa parte di una percentuale ancora sparuta (poco pi&ugrave; del 6%), di donne che hanno scelto un lavoro ancora oggi ritenuto, a torto, esclusiva dell’altra met&agrave; del cielo, quella maschile. Quotidianamente la giovane rodigina, nativa di Montebelluna (Treviso), trascorre a Ferrara buona parte della sua giornata lavorativa, al volante del suo articolato, effettuando consegne al petrolchimico. &laquo;Ferrara &egrave; sempre stata il fulcro del mio lavoro, anche quando ero dipendente presso un’azienda delle mie zone, che trasportava ortofrutta. Venivo in citt&agrave; - ricorda Laura - a ritirare merce presso le aziende agricole per poi andare in consegna. Oggi, invece, trasporto materiale plastico nella zona del petrolchimico. Nelle pause pranzo vado in palestra o mi faccio consigliare da qualche collega qualche sito da poter visitare. Ho scoperto che Ferrara mi piace molto, mi rispecchia molto di pi&ugrave; che casa mia e, non nascondo, che ci sono giorni in cui vorrei trasferirmi per viverla pienamente. Attendo con ansia l’arrivo della primavera, per addentrarmi nei parchi e per lasciarmi “trasportare” tra le vie cittadine e, perch&eacute; no, per partecipare a qualche iniziativa culturale. Ecco un’altra cosa per cui essere grata al mio lavoro&raquo;. La passione per la guida del camion &egrave; stata una sorta di folgorazione, dopo che Laura, accompagnando ad una fiera un ex fidanzato ha provato l’ebbrezza, “la sensazione di essere l&igrave; sopra. Mi sembrava incredibile - ammette la giovane - vivere una relazione per anni, giorno dopo giorno, respirarne ed assorbirne anche le cose pi&ugrave; difficili, invece... &egrave; la vera sfida. Io posso dire che ho imparato ad amare un po’ alla volta, e, forse, &egrave; questo che mi permette di essere ancora cos&igrave; positiva nei confronti del mio settore. Personalmente non amo solo la guida, ma anche tutte le fasi accessorie, il carico e scarico, il rapporto con i clienti e con i colleghi&raquo;. Quello che poteva essere ritenuto un colpo di testa di una 20enne caparbia e determinata, che lasciava un percorso di studi umanistici (corso di laurea in Lettere moderne all’Universit&agrave; di Padova), per Laura &egrave; diventato una professione, condivisa, tra l’altro anche dal marito, titolare di un’azienda di trasporti. &Egrave; anche mamma di uno splendido bimbo di 4 anni, il quale in futuro potrebbe seguire le orme dei genitori e se ci&ograve; avvenisse, “io ne sarei felice, perch&eacute; vorrebbe dire che gli abbiamo trasmesso l’amore che proviamo noi - riconosce la camionista -, ma lo sarei anche se volesse cambiare totalmente”. In cabina Laura ha scoperto un’altra passione, quella per la scrittura, che coltiva durante le pause e che ora ha messo a frutto, dando vita ad un’azienda che crea contenuti digitali per il settore dell’autotrasporto, collaborando con aziende leader (Volvo Trucks Italia, Timocom Italia, Varta Italia, Garmin Italia e Infogestweb). La camionista veneta, &egrave; anche tester e collaboratrice per la rivista di settore Uomini&amp;Trasporti. Anche lo sport gioca un ruolo fondamentale nella vita della 32enne, bench&egrave; il tempo libero a disposizione, tra lavoro e famiglia, sia relativamente poco. In palestra Laura ricarica le pile dedicandosi alle arti marziali acrobatiche, disciplina che in passato ha praticato da atleta della nazionale femminile. In un ambito professionale ancora marcatamente declinato al maschile, Laura, attraverso la perseveranza, l’impegno e la dedizione, ha saputo stagliarsi un posto, dove la parola rispetto &egrave; di casa. &laquo;Personalmente non ho mai attraversato episodi spiacevoli - osserva - La mia &egrave; stata un’esperienza positiva, eccezion fatta per qualche battuta fuori luogo, che non giustifico in alcun modo, ma alle quali, purtroppo, ero abituata. L’unica cosa che, davvero, non sopporto &egrave; quando qualcuno svolge alcune mansioni al posto mio. So che per molti &egrave; un gesto di gentilezza, ma quanto pu&ograve; essere sottile il confine tra sono gentile a lo faccio io perch&eacute;, intrinsecamente, penso che tu non sia in grado o tu sia troppo debole?&raquo;. La parola camionista, tuttavia, “ha una declinazione unica”, ma per la giovane donna “di base ci deve essere un’educazione profonda alla parit&agrave; di genere, altrimenti, qualsiasi appellativo risulta inutile”. Forte di un’esperienza decennale maturata nel settore, Laura guarda avanti con l’auspicio di veder crescere l’azienda del marito e la propria legata a contenuti digitali, con la speranza “di trovare sempre un modo per sentirmi esattamente cos&igrave;: viva e piena di idee. Penso, inoltre, che i figli non debbano rispettare le aspettative dei genitori, ma debbano seguire la propria strada, che &egrave; fatta di tentativi, errori e tante, tantissime strade”. l &copy; RIPRODUZIONE RISERVATA

Ferrara &laquo;C’&egrave; ancora tanta meraviglia nel vedere me e le mie colleghe alla guida dei camion: siamo ancora davvero poche. Tanti mi dicono che ho scelto un brutto mestiere, ma la convivenza con gli uomini &egrave; piuttosto semplice. Dimostri che sai fare il tuo lavoro e loro ti donano la propria stima. In questo, il settore dell’autotrasporto &egrave; meritocratico&raquo;.<br ...

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La storia

La 32enne Laura Broglio e un lavoro in cui le donne sono appena il 6%. «Gli uomini mi rispettano anche se qualcuno pensa che io sia debole»

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Ferrara, Broglio: «Al volante del mio camion scopro il mondo e sono libera»

La 32enne Laura Broglio e un lavoro in cui le donne sono appena il 6%. «Gli uomini mi rispettano anche se qualcuno pensa che io sia debole»

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