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L’episodio

Cento, botte alla ex che non può vedere: operaio 47enne finisce in carcere

Marcello Pulidori
Cento, botte alla ex che non può vedere: operaio 47enne finisce in carcere

Non rispetta il divieto di avvicinamento alla donna, i carabinieri lo arrestano

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Cento Il giudice gli aveva intimato di stare lontano da quella donna, la 51enne che lui da tempo perseguitava. Ma lui, 47 anni, operai residente a Cento, quella disposizione non l’ha mai osservata. Tanto che la Procura della Repubblica di Bologna ha ordinato il suo trasferimento in carcere. È questo l’epilogo di una vicenda che si trascinava dal 2021 quando l’uomo ha iniziato a perseguitare la donna con la quale aveva intrecciato per un breve periodo una relazione sentimentale. Il centese si trova ora nel carcere di Bologna. Il fatto di essere già stato indagato per stalking non lo aveva spaventato tanto che successivamente a quel provvedimento il 47enne ha proseguito nei comportamento persecutori a carico e in danno della donna. I carabinieri di San Matteo hanno dato esecuzione a una ordinanza di aggravamento della misura cautelare di cui l’uomo era stato destinatario.

La vicenda La vicenda prende le mosse dalla querela di una donna, dipendente di una ditta di pulizie e residente a San Matteo della Decima. La stessa qualche tempo fa si era rivolta ai carabinieri per denunciare il compagno, appunto il 47enne. In particolare la donna ha riferito ai militari che l’uomo aveva iniziato a perseguitarla, minacciarla e picchiarla, non accettando la fine del loro rapporto che si era interrotto nel 2021 dopo una relazione durata pochi mesi. Durante un’aggressione domestica il 29 ottobre scorso la donna era rimasta ferita e i sanitari del 118 l’avevano medicata e dimessa con una prognosi di 21 giorni. Le indagini avevano dapprima portato all’emissione di un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del “braccialetto elettronico” che il gip su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna,aveva emesso il 16 novembre scorso nei confronti del 47enne, intimandogli di mantenere una distanza dalla vittima superiore ai 500 metri e vietandogli di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo: informatico, telefonico o telematico. Indifferente alla misura ricevuta, il 47enne ha continuato a inviare messaggi minacciosi alla donna. A quel punto, i carabinieri, dopo aver scoperto che l’uomo non stava osservando il provvedimento del giudice, hanno informato la Procura che ha chiesto la custodia in carcere.