La Nuova Ferrara

Ferrara

Nuovi predoni

La novità nel Delta è il furto d’acqua: in tempi di siccità si aggiunge un reato

Davide Bonesi
La novità nel Delta è il furto d’acqua: in tempi di siccità si aggiunge un reato

I carabinieri oltre al bracconaggio ittico devono occuparsi di altre attività illecite. Bratti (Authority): azioni mirate per fermare le violazioni

11 marzo 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Parma L’occasione era quella di presentare i dati dell’attività di contrasto dei carabinieri forestali ai reati ambientali sulle aree del Delta del Po, tra la nostra provincia e quella di Rovigo. Al fianco dei carabinieri (rappresentati dal colonnello Pier Luigi Fedele, comandante provinciale per la tutela forestale di Parma e Piacenza, e dal tenente colonnello Alessandro De Vido, comandante regionale tutela forestale del Veneto) c’era il “nostro” Alessandro Bratti, segretario generale dell’AdbPo, l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. E fra i numeri relativi alle operazioni effettuate nel Delta dai militari, spicca anche un nuovo reato, quello del furto d’acqua. Ovvero, siccome già nel 2022 e peggio ancora si prospetta nel 2023 (come raccontiamo anche oggi sul nostro quotidiano) la siccità si fa sentire non solo nella produzione agricola, ma anche nella vita di tutti i giorni delle persone, ecco che spuntano i prelievi abusivi di acqua. Nel corso del 2022 ci sono state le prime denunce di questo tipo, in particolar modo proprio nell’area del Delta dove, probabilmente, si pensa di essere isolati a tal punto da poterla fare franca. Ed è proprio Bratti a rispondere a questo particolare interrogativo: «Si parla molto di bracconaggio ittico, che è un problema importante - dice l’ex deputato ferrarese -, ma c’è tutta una serie di attività svolte, dall’escavazione abusiva alla novità dei prelievi abusivi di risorsa idrica, fino ai rifiuti nelle golene. Si tratta di fenomeni da monitorare e pesantemente contrastare. L’idea dell’accordo presentato oggi (ieri; ndr) prevede operatività, informazioni di indirizzo e poi azioni mirate lungo tutto il fiume».

Ieri è stato ribadito come l’acqua sia bene prezioso e necessario, con svariati utilizzi, quindi serve un controllo attento a far sì che l’acqua venga prelevata da chi è autorizzato, oltre all’invito a segnalare ogni abuso. E lo ha sottolineato il colonnello Fedele: «Certi atteggiamenti si sono sempre avuti, nei decenni e nei secoli, ma ora l’equilibrio è cambiato in maniera più profonda a causa delle emergenze climatiche, delle piene e delle poche piogge. Da sempre si è raccolta la sabbia e si è vista la pesca abusiva, ma ora c’è un eccesso».

L’incontro Il palazzo delle Acque di Parma, sede dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po – ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica e di AiPo (Agenzia interregionale per il fiume Po) è stato scelto come sede idonea per diffondere i risultati di un anno d’intenso lavoro sul campo che gli uomini dell’Arma dei carabinieri del Cufaac (Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari) hanno effettuato nell’area del Delta del Po nel contrasto dei reati ambientali. Il focus di approfondimento ha riguardato, nello specifico, le operazioni svolte negli ultimi dodici mesi di attività dei militari Forestali delle Compagnie di Emilia Romagna (Ferrara) e Veneto (Rovigo) e il bilancio presentato rappresenta l’attenzione puntuale verso un tratto del “Grande Fiume” che possiede un patrimonio di inestimabile valore di habitat e biodiversità da tutelare.

Già la scorsa settimana Autorità di Bacino e Cufaac avevano siglato a Roma una intesa operativa per consolidare, in linea con le rispettive competenze, gli interventi per arginare i reati inerenti il fenomeno del bracconaggio ittico e venatorio e altre tipologie di reati ambientali (come a esempio il reato emergente dei furti d’acqua) nell’intero comprensorio distrettuale Po e proprio in quest’ottica l’incontro sul Delta palesa con il bilancio delle operazioni questa meritoria azione di contrasto e tutela.

Questi i numeri delle operazioni nel Delta del Po presentati nel corso dell’incontro di ieri mattina a Parma: difesa del territorio - 1.710 controlli, 126 illeciti amministrativi, 27 illeciti penali, 2 denunce per incendio; bracconaggio - 1.383 controlli, 112 illeciti, 5 illeciti penali, 6 denunce; rifiuti - 354 controlli, 46 illeciti amministrativi, 29 illeciti penali, 14 denunce; salute - 66 controlli, 13 illeciti amministrativi.l

© RIPRODUZIONE RISERVATA