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Il caso

Porto Garibaldi, perseguita la ex: divieto di uscire durante la notte

Porto Garibaldi, perseguita la ex: divieto di uscire durante la notte

Ha violato la misura già applicata e per lui il giudice ha deciso ulteriori restrizioni

24 marzo 2023
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Porto Garibaldi Perseguitava la ex fidanzata dall’inverno dello anno scorso e, a seguito dei numerosi interventi dei Carabinieri di Comacchio e Porto Garibaldi e delle denunce presentate dalla donna per atti persecutori e lesioni personali, un 40enne comacchiese era stato sottoposto nel mese di gennaio 2023 alla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

La donna viveva ormai in uno stato di agitazione costante e non riusciva più a portare avanti una vita normale, considerato che non le dava tregua rendendole così l’esistenza impossibile. Aiutata anche da amici e familiari, aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine che le hanno subito dato aiuto tanto che si era arrivati a misure importanti per l’uomo. Che evidentemente non sono bastate. Nonostante la misura restrittiva alla quale era sottoposto, lo scorso 19 febbraio, in occasione di una festa di carnevale, l’uomo si avvicinava alla vittima intimidendola per l’ennesima volta. I carabinieri di Comacchio hanno immediatamente segnalato il fatto alla autorità giudiziaria, chiedendo l’adozione di una misura cautelare più idonea a tutelare la vittima, così il Tribunale di Ferrara, ha ritenuto di dover aggravare la misura alla quale il presunto stalker era sottoposto, imponendogli anche l’obbligo di dimora nel comune di Comacchio e divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 22 alle 7 di ogni giorno.

I “codici rossi” rappresentano sempre una delle principali problematiche della provincia e l’Arma estense è sempre in prima linea sia nella prevenzione, con gli incontri nelle scuole, sia nel contrasto e repressione, laddove i reati vengano posti in essere o, come in questo caso, portati ad ulteriori conseguenze o perpetuati nel tempo.

È fondamentale chiede aiuto e arrivare a denunciare perché è l’unico modo per poter arrivare a bloccare situazioni che se non fermate in tempo arriverebbero solo a peggiorare e a rendere impossibile la vita delle vittime ma anche di tutte le persone che ruotano intorno. l

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