Picchiata per “gioco” a Porto Garibaldi. Il Comune: «Siamo sotto choc»
L’amministrazione comunale sbalordita: «Fenomeni gravissimi da arginare»
Comacchio «Rimaniamo sempre scioccati quando apprendiamo di eventi di violenza: cattiveria gratuita che colpisce spesso i deboli, i più fragili e indifesi».
Inizia così una nota dell’amministrazione comunale comacchiese che interviene sul caso, riportato dalla “Nuova Ferrara” della ragazzina rimasta vittima a Comacchio di cyberbashing, in cui una opersona viene picchiata per “divertimento” e filmata, per poi diffondere il video online.
«Atti – riprende la nota – che non trovano giustificazione, che sempre più frequentemente coinvolgono giovanissimi, che ci spingono a interrogarci in maniera sempre più impellente su cosa si cela dietro a questo preoccupate fenomeno. L’amarezza è ancora più forte se questi atti hanno come teatro il nostro territorio e, come protagonisti, i ragazzi del luogo». Il Comune, continua la nota, si era mosso per arginare il fenomeno, dedicando le attività dello storico progetto “Liberi dalle mafie Comacchio” proprio all’abuso dei social nella vita quotidiana. “Una vita da social”, questo il titolo del percorso realizzato, si è concretizzato in 2 incontri tra il 20 e il 23 febbraio – denominati “NoBull” e “Tutta un’altra storia” – e ha visto protagonisti circa 130 studenti delle classi coinvolte nel progetto.
«La partecipazione è stata estesa a tutta la cittadinanza – spiega l’amministrazione – nella piena consapevolezza dell’attualità del tema. L’obiettivo è stato proprio quello di avvicinare i ragazzi e le ragazze alle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni, ponendo particolare attenzione alla loro tutela nell’uso di Internet, delle app sugli smartphone e dei social, fornendo altresì strumenti alle famiglie per gestire in maniera serena e costruttiva le “pericolose” situazioni alle quali il web inevitabilmente espone. A fianco delle attività di educazione e sensibilizzazione su questa che è un’emergenza reale a livello nazionale ed internazionale, sono stati affiancati gli interventi di sicurezza del territorio, realizzati grazie alla collaborazione tra Polizia Locale e Forze dell’ordine».
E proprio la drammaticità dell’episodio avvenuto a Comacchio «riprova purtroppo come quello del “cyberbullismo” rimanga un tema prioritario per le istituzioni e la società civile». Il Comune conferma dunque il suo impegno per arginare questo preoccupante fenomeno e si dice vicino alla ragazzina coinvolta nell’aggressione e alla sua famiglia. l
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