Ferrara, Guberti: «Camera di commercio con pari dignità»
Parla il futuro presidente del nuovo organismo nato dall’unione tra Ferrara e Ravenna Guberti: «Importanti le sinergie tra i territori e risolvere il problema infrastrutture»
Ferrara «Quella unificata di Ferrara-Ravenna sarà una Camera di commercio con pari dignità per i due territori». A sgombrare il campo da eventuali decisioni prese a colpi di maggioranza è il ravennate Giorgio Guberti, che verrà eletto nuovo presidente nella seduta di insediamento del primo consiglio della Camera unificata il prossimo 5 aprile. Anche se il numero dei consiglieri eletti è nettamente appannaggio di Ravenna 21 su 33, la giunta sarà composta da 4 membri di Ferrara e 4 di Ravenna.
«Questo è un segnale forte - dice Guberti - significa che le decisioni verranno prese all’unanimità nel segno della collaborazione e della massima coesione».
Si è arrivati all’effettiva costituzione della camera unificata, dopo sei anni nei quali è successo di tutto e il contrario di tutto, progetto che era stato più volte stoppato con ricorsi anche ai tribunali amministrativi e nonostante più di un voltafaccia da parte della politica, la sbandierata autonomia camerale si è improvvisamente eclissata davanti ad una riforma osteggiata fin dal suo nascere, ma che nessuno ha mai provato veramente a cambiare.
«Ci dobbiamo adeguare alla legge - ha detto Guberti - tutti avevano provato in questi anni a percorrere strade e a salvaguardare l’autonomia di realtà virtuose come quella di Ferrara e Ravenna, ma non è mai stato presentato un ricorso e a suo tempo i due consigli separatamente, avevano deciso per l’accorpamento. Ora è finito il tempo delle recriminazioni, non serve guardare indietro, ma bisogna andare avanti. Il risultato è che abbiamo messo insieme due camere, che hanno servito egregiamente in questi anni i loro territori, assistendo le imprese nei migliore dei modi, tra l’altro in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo tra pandemia e crisi internazionali. Continueremo insieme questo compito importante di saper cogliere le opportunità per le nostre imprese».
La nuova Camera unificata avrà la sede legale a Ravenna, ma verranno confermate tutte le sedi territoriali a cominciare da quella di Ferrara e le altre delegazioni territoriali. L’unità tra Ferrara e Ravenna comporta anche una richiesta di miglioramento infrastrutturale tra i due territori.
«Abbiamo già fatto presente il problema delle carenze infrastrutturali - spiega il prossimo presidente camerale - Ferrara e Ravenna distano solo 70 chilometri ma i collegamenti lasciano alquanto a desiderare. La statale 16 va migliorata e ripensata, ci sono troppi punti neri. Stesso discorso vale per la Romea e la superstrada Ferrara Mare per chi decide di fare più chilometri ma in teoria con strade più scorrevoli. Io poi aggiungerei anche la E45 che permetterebbe un collegamento più rapido a sud con gli altri centri della Romagna. Tra l’altro è scomparso dai radar anche il progetto di realizzare un’arteria parallela alla statale Romea, a scorrimento veloce, la E55. È fondamentale».
«Il porto di Ravenna - conclude - poi è una struttura strategica e ne può trarre beneficio anche il territorio ferrarese, inoltre è importante effettuare sinergie con la costa, un bene davvero prezioso. Il turismo è una risorsa troppa importante, tra l’altro sia Ferrara che Ravenna sono inserite entrambe in Destinazione Turistica Romagna».l