La Portuense calcio piange Mainardi
Era da sempre l’autista della squadra. Il presidente: «Un vuoto enorme»
Portomaggiore «Tutta la Portuense Etrusca piange la scomparsa del prezioso collaboratore Bruno Mainardi. Ci stringiamo alla famiglia in un abbraccio affettuoso porgendo sentite condoglianze. Bruno sarà sempre parte dei nostri pensieri. Oggi è un giorno triste per tutti noi». L’annuncio della società ha lasciato tutti senza fiato a Portomaggiore. L’uomo aveva scoperto da poco di essere malato, ma nessuno pensava che potesse andare via in così breve tempo. «Mainardi era una persona speciale - spiega il patron della Portuense Antonio Cavallari -. Un punto di riferimento per i nostri ragazzi e in qualche modo per tutti coloro che negli ultimi decenni hanno giocato nella Portuense. Era il nostro autista, sempre qui sul campo con noi».
«Sono rimasto senza parole - la reazione del presidente Paolo De Maria -. Ero un bambino quando ho indossato per la prima volta la maglia della squadra e lui c’era. Per me, per noi, c’è sempre stato. Una persona gentile, discreta, in grado di dire sempre le parole giuste e di leggere negli occhi e nel cuore dei ragazzi. Ha passato la vita sul campo da calcio, ha girato in lungo e in largo portando ovunque i nostri colori. Sapere che non lo vedremo più fa male, molto male».
Mainardi amava il calcio e la Portuense in maniera viscerale. Il campo, le partite ma soprattutto la vita degli spogliatoi. E poi «aveva occhio, sapeva davvero trovare talenti e indicarli». Naturalmente Bruno Mainardi era conosciuto e stimato anche in paese. Nei giorni scorsi ha sposato la sua compagna di sempre coronando così il sogno di entrambi. Lascia la figlia di lei e il nipotino. l
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