Ferrara

Il discorso della rettrice

Ferrara, «Unife ora più sostenibile» La rettrice parte dai fondi

Stefano Ciervo
Ferrara, «Unife ora più sostenibile» La rettrice parte dai fondi

È un’università decisamente in salute quella che la rettrice Laura Ramaciotti ha potuto presentare al Capo dello Stato

04 aprile 2023
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Ferrara È un’università decisamente in salute quella che la rettrice Laura Ramaciotti ha potuto presentare al Capo dello Stato, motore della città ma anche parte attiva di una rete di globale di saperi e diritti. Non a caso, subito dopo Copernico, nelle citazioni della rettrice sono arrivate «le donne che in Iran lottano per la libertà, le ragazze che in Afghanistan combattono per poter studiare». Il cuore pulsante di una università che «ama da tempo definirsi orgogliosamente pubblica» sono comunque «i nostri 28mila studenti».

Tutto poggia, nel ragionamento di Ramaciotti, sull’equilibro economico-finanziario, che ha prodotto «un indicatore di sostenibilità (il cosiddetto Isef) attualmente pari a 1.50, tra i migliori nel panorama nazionale. L’incremento di questo valore - ha detto - è dipeso da una precisa politica di sviluppo che ha consentito di procedere a numerose assunzioni, anche grazie all’ottimo risultato registrato per quanto riguarda la principale voce di entrata di tutti gli atenei pubblici, ovvero il Fondo di funzionamento ordinario». I numeri evidenziano che nel 2022 nel personale docente sono stati effettuati 136 reclutamenti, di cui 23 nuove assunzioni, oltre a 61 ricercatori di tipo A. Per quanto riguarda il personale tecnico-amministrativo, gli ingressi sono stati 74, dei quali 64 assunzioni a tempo indeterminato. Un rapporto sbilanciato a favore di questi ultimi, anche se il gap rispetto alla media non si è ancora colmato, evidenzieranno gli amministrativi.

Questi risultati hanno consentito, è il nocciolo del ragionamento, «investimenti ingenti che ammontano a circa 140 milioni di euro, a cui se ne aggiungono ulteriori 7 destinati alla manutenzione dei fabbricati». Ramaciotti ha ricordato i nuovi spazi per la didattica in via Machiavelli e a Cona, «che saranno disponibili auspicabilmente entro l’inizio del prossimo anno». Altri fondi sono destinati a un nuovo campus di San Rocco, «progetto già approvato dagli enti di competenza», da approfondire; e ci sono bandi ministeriali per ristrutturare il Cus.

Il problema d’attualità è però rappresentato dagli studentati e dal conseguente caro-affitti. La rettrice ha fatto riferimento al protocollo con Comune ed Ergo per il bando Pnrr sull’Ippodromo, mentre «gli interventi in toto ammessi all’importante cofinanziamento del Mur consentiranno, a regime, la realizzazione di 4.200 posti aula in più, 630 posti in aule studio, 30 nuovi laboratori di ricerca e 150 posti letto». Nessun accenno al nodo ex caserma, diventato rovente con la messa in discussione del progetto Feris. Il post-sisma in zona Savonarola vale 56 milioni di euro, «massimo impegno per giungere quanto prima all’assegnazione dei lavori».

Quanto ai benefici sulle tasse, siamo a 17.750 studenti beneficiari di riduzioni e gli esoneri totali sono 9.221 (+6%).

La rettrice ha poi ricordato le iniziative su counseling psicologico, inclusione e parità di genere, e l’approdo di Unife nella top ten italiana per discipline scientifiche (58,5% degli iscritti). Sul fronte della ricerca, da segnalare i 21 milioni (più 2 Prin) ottenuti da tre Dipartimenti d’eccellenza, e i 13 milioni per la ricerca industriale della Regione. Tre progetti nazionali partecipati sul Pnrr, per 16 milioni dieuro, mentre il bando start up aperto avrà anche risorse dal Comune. «Siamo una comunità viva, dinamica, che vuole contribuire da protagonista al benessere e allo sviluppo sociale del territorio» ha rivendicato Ramaciotti. 

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