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Ferrara, ricorso al Tar pendente per Springsteen al Parco Urbano: «Ma non siamo per il No agli eventi»

Ferrara, ricorso al Tar pendente per Springsteen al Parco Urbano: «Ma non siamo per il No agli eventi»

Save the Park non ha chiesto la sospensiva: la sentenza servirà per il futuro

14 aprile 2023
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Ferrara Avrebbero potuto optare per una sospensiva o un’istanza di prelievo chiedendo al Tar dell’Emilia Romagna, dove il Comune ha “trasposto” il ricorso di Animal Liberation (che aveva invece interpellato il presidente della Repubblica) contro il concerto di Springsteen al parco Bassani, di pronunciarsi in maniera più celere, «ma sembrava di forzare una decisione, per essere poi etichettati come quelli del No. E noi non siamo contro i grandi eventi ma vogliamo che siano collocati nel posto giusto». È il comitato Save the Park a fare il punto sul ricorso contro il concerto, che ora è pendente, e a questo punto molto probabilmente orienterà più le decisioni future che quella attuale. E per il comitato si sta orientando anche in questo senso: «Questo evento potrebbe essere un precedente per altri eventi impattanti e bisogna cominciare a ragionare sul suo futuro utilizzo» diceva infatti Claudio Fochi (Save the Park) presentando la biciclettata di domani pomeriggio alle 16.30 organizzata dal comitato durante la quale si affronteranno questi temi; «condividiamo un futuro di grandi eventi – sottolineava anche Sergio Golinelli (Save the Park) – ma devono essere collocati nel posto giusto. Quell’evento su questo parco avrà effetti insostenibili – continuava Golinelli – ma anche sulla vita dei cittadini, che ne avranno dei disagi oggettivi». Oltre al ricorso al Tar Marianna Suar del comitato ha ricordato anche l’esposto fatto alle forze dell’ordine «volto a evidenziare l’inadeguatezza dal punto di vista della sicurezza»; poi c’è «il difensore civico dell’Emilia Romagna che ha chiesto al sindaco motivazioni sulla scelta di quel luogo piuttosto di un altro; non ci risulta invece nessuna perizia sollecitata dal Consiglio di Stato. È stato presentato anche un esposto alla Corte dei Conti sull’utilizzo di fondi pubblici usati per attività privata». Gli esponenti del comitato si chiedono inoltre «chi pagherà le spese di ripristino? Non è chiaro: intanto noi paghiamo quelle sulla sicurezza, che dovrebbero essere a carico del privato». l

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