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L’inflazione

Ferrara, calano le bollette ma cibo e alloggi più cari

Gian Pietro Zerbini
Ferrara, calano le bollette ma cibo e alloggi più cari

A marzo flessione dell’indice dei prezzi al consumo: da +8,9% a +7,5% In un mese diminuiscono i costi delle utenze, ma cresce ancora la spesa

18 aprile 2023
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Ferrara Il calo delle spese per le bollette e le utenze della casa, che in un mese ha fatto registrare un -7% degli importi e la corrispondente lievissima contrazione delle spese per i trasporti, hanno fatto nuovamente scendere il tasso di inflazione a Ferrara.

A marzo, come certificano i dati diramati dall’Ufficio Statistica del Comune di Ferrara, su base Istat, il tasso congiunturale relativo alla variazione dei prezzi rispetto al mese precedente (febbraio 2023) è stato del -0,3% che ha portato ad un tasso tendenziale, ovvero la variazione generale dei prezzi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (marzo 2022) del +7,5%.

Un trend quindi in continua discesa per l’inflazione dopo che in autunno 2022 aveva superato la doppia cifra con una punta massima ad ottobre del 12,2%. Da inizio 2023 si registra una salutare costante decrescita passando dal +9,6% di gennaio, al +8,9% di febbraio, fino all’ultimo dato di marzo che si attesta appunto al + 7,5%.

Una inflazione comunque ancora da tenere bene sotto osservazione visto che continuano certi aumenti di prezzi non ancora del tutto giustificati.

A calare molto rispetto al mese precedenze sono le utenze e le spese per la gestione della casa in primis le bollette a cominciare dall’energia elettrica -23,4%, il gas -17,6% e il gasolio per riscaldamento -2,7%. Rispetto all’anno precedente, dopo che si erano toccate punte anche del +60%, adesso il dato vede un’inflazione del comparto attestarsi al +12,4%, che resta sempre al di sopra della media generale dei prezzi. In calo anche le spese di trasporto dovuta anche alla diminuzione del prezzo del gasolio per autotrazione, con il prezzo che è tornato sotto la benzina verde, dopo un clamoroso sorpasso a inizio anno.

Quelli che continuano invece a crescere sono i prodotti alimentari e fare la spesa sta diventando sempre più un lusso. Un +0,5% su base mensile fa schizzare i prezzi nel confronto annuo a +13,1% che equivale al settore che ha fatto segnare l’incremento più alto. Agrumi, crostacei, olio di oliva e riso, continuano a costare sempre di più, per non dire altri generi di prima necessità. Sarebbe il caso di calmierare i prezzi.

L’aumento mensile più alto lo fanno registrare le spese per i servizi ricettivi e la ristorazione con +3,2%, dovuto ad un forte aumento delle spese di alberghi e ristoranti che fa salire il tasso annuo al 9,6%. Se poi ci aggiungiamo che Ferrara è al terzo posto in Italia per aumento degli affitti, occorre darsi una regolata.