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Ferrara, rifiuti: bollette in calo per 1,6 milioni di euro

Gioele Caccia
Ferrara, rifiuti: bollette in calo per 1,6 milioni di euro

Definito il nuovo regolamento, nel 2023 tariffe più convenienti. Cambia la parte variabile, rate meno pesanti per utenti fragili

19 aprile 2023
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Ferrara Dopo mesi di bollette al rialzo e di vampate inflazionistiche si intravedono segnali di tregua per i portafogli, sempre più vuoti, dei ferraresi. Arrivano in questi giorni dal servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che nel 2023 registrerà un alleggerimento complessivo dei costi in bolletta pari a 1,6 milioni di euro. Un risultato che sarà conseguito grazie al calo generale di alcuni fattori che l’anno scorso hanno attizzato la fiammata dei prezzi (energia, materie prime, etc.). La discesa media degli importi in bolletta viene stimata attorno al 5,8% ma il dato è da prendere ancora con le molle, perché le articolazioni tariffarie saranno definite nei prossimi giorni. Il 26 aprile si riunirà il Consiglio locale di Atersir (l’Agenzia di regolazione per i servizi ambientali) che assumerà la decisione da inviare poi, per una presa d’atto, al Consiglio comunale: il voto è programmato per il 27 aprile.

Non si prevedono, quest’anno, riequilibri di costi sulla scia di quello applicato nel 2022 a favore delle imprese, ha spiegato ieri l’assessore comunale all’Ambiente, Alessandro Balboni, che ha illustrato in Commissione consiliare i punti principali del nuovo regolamento, aggiornato con cadenza annuale. Per gli utenti domestici (famiglie) e per le imprese non dovrebbe cambiare nulla sul piano della quota di partecipazione alla copertura dei costi del Piano economico finanziario. Cambierà invece il numero delle quote che comporranno la tariffa 2023: non saranno più due (fissa e variabile) ma tre, perché la partizione riservata alla quota variabile sarà divisa a sua volta fra “base” (riferita alla raccolta indifferenziata) e “normalizzata” (trasporto, costi della raccolta) in aggiunta alla quota fissa che incorpora i costi generali (ad esempio lo spazzamento delle strade). Non sarà modificato, almeno quest’anno, il rapporto fra quota fissa e quota variabile: la prima, già scesa dal 75% al 60% della tariffa, resterà ancorata a questo valore percentuale mentre ancora non si conosce il peso relativo, all’interno del restante 40%, della variabile base e di quella normalizzata. L’idea di sganciare ulteriormente la tariffa dai costi fissi, rendendola più aderente rispetto ai comportamenti e conferimenti individuali ha trovato d’accordo l’assessore: «Abbiamo chiesto al gestore, Hera, di simulare un’ulteriore ricomposizione della tariffa assegnando un peso del 55% alla quota fissa e del 45% a quella variabile», ha annunciato.

L’adozione del nuovo regolamento, che ha assorbito le indicazioni di due diverse autorità di regolazione in materia ambientale (Atersir e Arera), consentirà di introdurre anche qualche agevolazione «per le fasce più fragili della popolazione e per i cittadini bisognosi», ha aggiunto Balboni. Chi chiederà la rateizzazione dei pagamenti e rientrerà in queste due categorie di utenza pagherà tassi più convenienti; l’importo delle rate non potrà essere inferiore a 100 euro.

La procedura in corso ha tempi stretti e una scadenza: il Consiglio locale Atersir e Consiglio comunale dovranno definire i dettagli del piano e garantirne l’applicazione entro il 30 aprile, dopo aver ricevuto le indicazioni regionali di Atersir il 14 aprile scorso, ha precisato il dirigente comunale del settore Ambiente, Alessio Stabellini. Balboni ha aggiunto che «secondo uno studio di Unife sia un servizio gestito in house (dall’amministrazione) sia col “porta a porta” comporterebbe un aumento dei costi di gestione». Le fototrappole, ha affermato Stabellini, saranno aumentate «se le 8 già in funzione dimostreranno efficacia ed efficienza. C’è attenzione a migliorare la pulizia di alcuni punti del territorio». Le economie, ha concluso Balboni, non vengono raggiunte «con tagli ai servizi». l

Gi.Ca.

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