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Il Ferrarese nuovamente imbiancato dalla grandine

Il Ferrarese nuovamente imbiancato dalla grandine

Dopo il temporale della settimana scorsa, nel pomeriggio di giovedì i chicchi di ghiaccio sono piovuti in abbondanza dal cielo

20 aprile 2023
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Ferrara La grandine ha fatto il bis. Dopo quanto accaduto la settimana scorsa, i chicchi di ghiaccio sono nuovamente piovuti in abbondanza nel Ferrarese nel pomeriggio di giovedì 20 aprile, colpendo in particolare l’area sud del capoluogo, l’Alto Ferrarese, tra Cento, Vigarano Mainarda e Poggio Renatico (particolarmente colpito), ma ci sono segnalazioni anche da Tresigana e Medelana.
 

Probabile, anzi sicuro,  che anche questa tornata di grandine abbia comportato danni ad alcune colture. Danni che sono ancora da stimare, anche perché la grandine non ha colpito ovunque allo stesso modo: in alcune parti sono caduti chicchi piccoli, in altre chicchi grossi spinti anche da forti folate di vento. Questi sono i casi più distruttivi. Subito si è attivata Codifesa Bologna-Ferrara, con il suo presidente Gianluigi Zucchi, per raccogliere le segnalazioni, importantissime per le assicurazioni. 

«Il maltempo con l’arrivo delle precipitazioni è importante per salvare da una grave siccità ma porta drammaticamente con sé una coda di problemi come le gradinate che nel pomeriggio di giovedì 20 aprile, hanno interessato parte del territorio del comune di Ferrara e dei vicini comuni di Tresignana e Vigarano Mainarda, stando alle prime notizie giunte con tanto di foto di strade e campi sommersi da chicchi di ghiaccio – segnala Coldiretti -. Un ulteriore evento, la cui portata sarà valutabile solo nei prossimi giorni, che colpisce territori e colture già stremate da gelate tardive e grandine nelle scorse settimane all’insegna di un clima pazzo, con l’attesa di piogge per ripristinare le scorte di acque nei terreni, che si trasformano invece in forti temporali con eventi grandinigeni, venti impetuosi e scariche di pioggia troppo intensa per poter essere assorbita dai terreni e che contribuisce a provocare dissesti e smottamenti.Una nuova pesante ipoteca per tanti produttori ortofrutticoli, alle prese con annate amare oramai da diversi anni a questa parte e che rischia ulteriormente di gravare sul futuro di un settore di eccellenza del territorio ferrarese».
 

Coldiretti invita gli agricoltori a segnalare al più presto i danni subiti per poter mettere in modo tutte le procedure di sostegno e ristoro possibili, in primo luogo le assicurazioni. «La fase vegetativa e produttiva in campo delle varie colture mette in dubbio la produzione di frutta (pere, mele e quelle poche pesche ed albicocche rimaste dopo il gelo) e di fragole, oltre che delle verdure in pieno campo e delle piantine di bietole e mais ed i cereali autunnali in fase ormai di spigatura», conclude l’associazione