La Nuova Ferrara

Ferrara

Il caso

Cento. Offese e botte ai controllori Tper: identificati e denunciati tre giovani

Cento. Offese e botte ai controllori Tper: identificati e denunciati tre giovani

Le indagini dei carabinieri di Renazzo. Tra le accuse interruzione di pubblico servizio e violenza a pubblico ufficiale. Durante il parapiglia il bus restò bloccato per 35 minuti

21 aprile 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Renazzo Sono stati identificati e denunciati dai carabinieri di Renazzo per  interruzione di pubblico servizio, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità e resistenza a pubblico ufficiale i tre giovani che nel novembre scorso avevano insultato e malmenato un controllore Tper che aveva chiesto loro di mostrare il biglietto sull’autobus della linea Cento-Terre del Reno. I tre, di età compresa tra i 18 e i 24 anni, all’arrivo dei carabinieri si erano dileguati, ma le successive indagini - a seguito della denuncia presentata in procura da Tper - hanno permesso di risalire ai responsabili.

In particolare i tre passeggeri , nel primo pomeriggio del 3 novembre, alla richiesta di esibire il titolo di viaggio da parte dei controllori non solo avevano rifiutato di mostrar loro il biglietto ma, all’invito di fornire le generalità, hanno preso a male parole i dipendenti Tper mostrando un atteggiamento strafottente.

A quel punto i controllori hanno detto loro di pagare il biglietto o scendere dall’autobus, ma i tre  hanno risposto picche e hanno rifiutato di esibire i documenti. Il tutto costringendo l’autobus a un fermata fuori programma che ha causato un ritardo di 35 minuti nel servizio pubblico. Non potendo più proseguire il viaggio,  i tre alla fine sono scesi, ma  uno di loro non ha esitato a colpire con un pugno un controllore, rompendogli la montatura degli occhiali, rendendosi così responsabile di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

La centrale della società di trasporto ha richiesto l’intervento dei carabinieri ma, all’arrivo dei militari, i tre si erano già dileguati. Le indagini svolte dalla Stazione di Renazzo, sulla base della denuncia sporta dall’ufficio legale della Tper, e dalle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di ricostruire quanto accaduto con conseguente interessamento della Procura della Repubblica estense per il perseguimento dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e rifiuto di indicazioni sulla propria identità.

Sono continui e quotidiani i controlli dell’Arma dei Carabinieri sulle linee di trasporto pubblico locale, urbane ed extraurbane, al fine di garantire la sicurezza dei trasporti e la regolarità dei servizi pubblici. Nella circostanza si evidenzia agli utenti che il controllore riveste la figura di pubblico ufficiale, per cui ogni rifiuto, violenza, manaccia, offesa rivolta nei suoi confronti costituisce reato perseguibile penalmente. 

@RIPRODUZIONE RISERVATA