Lidi, la stagione slitta di 7 giorni: si parte il 2 giugno
Lidi La decisione della Regione dopo le mareggiate: al lavoro sulle spiagge
Lidi Slitta di una settimana l’avvio della stagione balneare sulla costa emiliano-romagnola, in seguito ai recenti, nuovi fenomeni di erosione conseguenti alla mareggiata. La Regione con un proprio provvedimento urgente ha adottato modifiche straordinarie all’ordinanza balneare posticipando dal 27 maggio al 2 giugno prossimo l’apertura dell’estate 2023, «al fine di consentire di ripristinare il normale stato delle spiagge e delle attrezzature, compreso il servizio di salvamento e che tale nuovo termine – si legge nella determina regionale 11123/23 – è stato individuato nel 2 giugno. Si è, altresì, rilevato che in diverse località siano avvenuti fenomeni di erosione della spiaggia, che, in alcune aree già soggette a erosione hanno aggravato situazioni già critiche e che non è possibile intervenire con operazioni di ripascimento, poiché non ci sono più i termini tecnici, visto l’imminente avvio del periodo di attività balneare».
Nei fatti tutti gli operatori balneari, anche se l’obbligo di introdurre il servizio di salvataggio viene posticipato al 2 giugno, si adopereranno per farsi trovare pronti ad accogliere i turisti in arrivo il prossimo fine settimana.
«Il provvedimento è stato scritto per tutti, ma pensato, giustamente per i colleghi della Romagna – spiega Nicola Bocchimpani, presidente di Asbalneari, l’associazione che raggruppa gli stabilimenti balneari dei lidi Pomposa, Nazioni e Scacchi – si è svolto un incontro con i presidenti di tutte le cooperative e anche noi abbiamo manifestato piena solidarietà al comparto. Ci sarà forse qualcuno in ritardo, stiamo ridefinendo le ultime cose, ma già da sabato saremo pronti».
Un’altra novità introdotta dalla determina regionale di modifica all’ordinanza balneare riguarda la riduzione di un metro quadro di spazio tra un ombrellone e l’altro (da 10 a 9 mq) , ma i lidi comacchiesi già prima della pandemia non presentavano grossi problemi per il ridimensionamento degli spazi.
«Noi avevamo già distanze superiori – osserva Luca Callegarini, presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari del Lido Volano – Nel nostro lido la mareggiata si è portata via la gran parte degli 80mila metri cubi di sabbia del ripascimento, vanificando quasi tutto l’intervento regionale. Si sono formati punti di erosione, dove prima non c’erano problemi. La determina della Regione vuole tenere conto di questi aspetti».
In mancanza di sabbia fresca alcuni Bagni hanno ridefinito l’assetto dell’area di ombreggio, eliminando la prima fila di ombrelloni, ma la settimana in più introdotta dalla determina regionale consentirà di ruspare nuovamente e setacciare la spiaggia. In arrivo detriti, tronchi e rami, e anche un apporto eccessivo di acqua dolce che potrebbe minare il delicato equilibrio degli allevamenti di vongole nella Sacca di Goro. l
Katia Romagnoli
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