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Portomaggiore, diede fuoco al bar per vendetta: due anni di pena

Daniele Oppo
Portomaggiore, diede fuoco al bar per vendetta: due anni di pena

Un uomo di 34 anni patteggia per l’incendio doloso appiccato a febbraio del 2022 al bar Grillo

06 giugno 2023
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Portomaggiore Ha patteggiato la pena davanti al giudice dell’udienza preliminare: due anni, un mese e dieci giorni di reclusione. Per Antonio Faraco, 34 anni, lucano, già conosciuto dalla giustizia, si chiude così il procedimento che lo vedeva accusato di aver dato fuoco al bar Grillo di via Savonarola, nel febbraio dello scorso anno. Con lui vi era anche un complice, un uomo di 48 anni, con un ruolo marginale, che dovrebbe scegliere la stessa strada e patteggiare.

Faraco venne anche arrestato qualche mese dopo il fatto, ad agosto, dai carabinieri del Norm di Portomaggiore, su disposizione del giudice delle indagini preliminari. Gli investigatori, coordinati dal pm Ciro Alberto Savino, avevano infatti appurato che l’uomo aveva dolosamente incendiato il bar Grillo e non solo: aveva anche minacciato il gestore brandendo un coltello portato abusivamente in giro.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo essere stato allontanato dall’esercizio pubblico per via delle sue frequenti intemperanze, l’uomo minaccio apertamente il titolare e di lì a poco, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio del 2022, attorno all’1,40, attuò la sua vendetta, aiutato dal complice, appiccando il fuoco nel bar.

Il rogo partì da alcune sedie che erano state accumulate sul retro del locale e bagnate con la benzina e da lì il fuoco si è propagato.

I danni Le fiamme provocarono rilevanti danni al locale (stimati allora in circa 20mila euro), il cui titolare venne costretto anche a lungo periodo di chiusura per poter ripristinare lo stato dei luoghi.

Oltre alle sedie, andarono distrutte la porta del retro, il condizionatore e venne danneggiata anche una parte del bancone. Senza contare la fuliggine sparsa per tutto il locale.

L’episodio provocò un moto di solidarietà da parte della comunità portuense nei confronti di Matteo Sgarzi, il titolare del bar Grillo, a partire dal sindaco Dario Bernardi e con l’assessore Gianluca Roma che invitò i compaesani a posare vicino a uno striscione di solidarietà che era stato appeso davanti al locare, e condividere foto scattate nel tempo dentro il bar.

Ieri, dopo poco più di un anno dal grave gesto, il patteggiamento concordato dal difensore di Faraco, l’avvocato Francesco Mitidieri, e la procura, sul quale è arrivato l’ok definitivo del giudice.

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