La Nuova Ferrara

Ferrara

La collezione

Bondeno, il tesoro di Marco: quando le cartoline raccontano la storia

Samuele Govoni
Bondeno, il tesoro di Marco: quando le cartoline raccontano la storia

Da 40 anni colleziona foto e documenti della città matildea: «Non mi stanco di cercare, è sempre una scoperta»

03 luglio 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Bondeno In principio erano le cartoline poi furono le fotografie, i documenti, le riviste, i fumetti, i dischi… Quantificare il tesoro di Marco Dondi non è semplice, ci vorrebbe un lavoro di catalogazione degno di un archivio. «Ogni tanto provo a fare due conti ma salta sempre fuori qualcosa di nuovo… Quello che so con certezza è che le cartoline di Bondeno e dintorni che posseggo sono 1.300». La passione di Dondi per la storia locale e il passato è cominciata una quarantina di anni fa quando insieme ad un amico ha cominciato a raccogliere immagini storiche di Ospitale, sua terra d’origine, per vedere com’era il paese nei decenni precedenti e com’era cambiato.

«Oltre alle fotografie mi sono avvicinato anche alle cartoline, raccontavano in maniera più ampia i paesi e le piazze; poi sono passato ai documenti, ai testi scritti… insomma tutto quello che di cartaceo si poteva trovare relativamente al Comune di Bondeno». Poi aggiunge: «In questi anni non ho mai smesso di cercare, raccogliere e custodire, ora a casa ho materiali che vanno dal 1700 ai giorni nostri». Non c’è solo Bondeno però nella collezione di Dondi. Man mano che la passione prendeva piede le collezioni si sono ampliate: «Ho frequentato molto i mercatini, le fiere specialistiche e i convegni. Una volta questi appuntamenti si svolgevano meno frequentemente di oggi, giusto tre o quattro volte all’anno». Ferrara, Mantova e Modena erano le piazze predilette per il collezionista.

«Non ho un pezzo preferito, tutta la collezione nel suo insieme mi emoziona. Ci sono tantissime storie che vivono tra queste immagini». Se c’è un libro che ha dato il via a questa passione che non si è mai sopita è “Bondeno e dintorni: ieri (314 fotografie bondenesi dal 1888 al 1983)”, pubblicato nel 1984 dal fotografo Grechi di Bondeno. «Quella per me è stata la “bibbia”, rivedevo i paesi a cavallo tra il XIX e il XX secolo e rimanevo a bocca aperta». Nel 2020 si sarebbe dovuta tenere una grande mostra a Bondeno, un viaggio nella storia locale dal 1860 ad oggi ma il Covid ha fermato tutto.

«Ho fatto un altro paio di mostre l’anno scorso ma più piccole, quella era impegnativa. Avevo già preparato i materiali, selezionato cosa mostrare, ma poi non se ne è fatto più nulla… magari un giorno». Oggi ai mercatini ci va di rado, più che altro per stare in compagnia e salutare qualche vecchio amico; di pezzi mancanti è difficile trovarne ancora. «Continuo a comprare i dischi, specialmente i 45 giri. Ho una discreta collezione (circa 4.000 articoli, ndr) della musica italiana che va dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, mi piacciono. Da giovane compravo le audiocassette, erano più comode, ma poi sono tornato al giradischi; è più emozionante».

Sfogliare gli album pieni di fotografie e cartoline è un vero viaggio nel tempo, c’è chi vede il paese come mai si sarebbe immaginato, chi ritrova genitori e nonni, chi semplicemente resta affascinato dalle immagini in bianco e nero che raccontano un mondo che non ha conosciuto.

«Non si tratta di nostalgia, ma di memoria. È bello poter conservare una traccia del passato, vedere come sono cambiate le cose. Penso che la curiosità sia il motore di tutto, ecco perché quarant’anni dopo non ho ancora smesso di cercare».