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Il lutto

«E’ morto un uomo speciale». Alberone, Serghei nominato ispettore

«E’ morto un uomo speciale». Alberone, Serghei nominato ispettore

Il sindaco di Cento, Accorsi: «Ha sacrificato la sua vita»

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Alberone Serghei Muntean, poliziotto di 31 anni ucciso da un terrorista all’aeroporto della capitale Chisinau, verrà dato il 4 luglio con funerali di Stato. Così ha deciso la presidente Maia Sandu e anche Alberone di Cento, come tutto il centese, è vicino alla mamma del ragazzo, Nina Munteanu, da sedici anni residente in paese. Venerdì scorso il 31enne e un suo collega sono stati uccisi da un uomo, a quanto pare tagiko, al quale era stato rifiutato l’ingresso nel paese. Stando alla nota diffusa dal governo moldavo, “uno straniero – a cui è stato vietato l’ingresso nel Paese – ha aperto il fuoco”. L’uomo si è poi barricato in una stanza con alcuni ostaggi, liberati grazie a un blitz delle forze dell’ordine. L’aggressore, arrestato, è un cittadino 43enne del Tagikistan, arrivato dalla Turchia.

Il cordoglio «Ho appreso della scomparsa di Serghei Muntean, figlio di Nina Muntean che risiede nella nostra città e dove, da anni, è storica collaboratrice della pizzeria Cantagallo di Alberone gestita dal compagno - ha detto il sindaco di Cento Edoardo Accorsi -. Serghei, giovane agente in forza alla brigata speciale Lighting della polizia moldava, è stato ucciso venerdì all'aeroporto di Chisinau nel tentativo, poi riuscito, di neutralizzare un terrorista. Ha sacrificato la sua vita per poterne salvare tante altre». «Di fronte a queste notizie - va avanti Accorsi -, non si può che rimanere sgomenti, provando al contempo un profondo senso di gratitudine e riconoscenza nei confronti di chi, come Serghei, ha sacrificato la propria vita nello svolgere con grande coraggio, generosità e senso del dovere il proprio lavoro. A nome di tutta la città mi stringo al dolore della famiglia, dei parenti e degli amici di Serghei. Un abbraccio forte alla sua mamma Nina. Ciao Serghei, riposa in pace». «Essere un agente di polizia di frontiera è un onore ma anche una enorme responsabilità verso la sicurezza dello stato e del cittadino che assumi con la vita - il messaggio dei colleghi di lavoro in Moldavia -. Sempre vigili, in prima linea. Ci ha lasciati un uomo speciale, un collega affidabile, un poliziotto di frontiera dedito alla professione. Rimangono molti rimpianti dopo la scomparsa del nostro eroe, l'ispettore post mortem Serghei Muntean». Il 4 luglio a partire dalle 8 la bara sarà portata nella sede dell’Ispettorato generale della polizia di frontiera dove i colleghi si saluteranno con onori militari e a partire dalle 12 nella chiesa di Volintiri, quartiere Stefano Voda, si terrà la cerimonia funebre e la cerimonia di deposizione dei fiori. Serghei Muntean ha evitato la strage e per la Moldavia, come anche per Alberone, resterà sempre un eroe.  l

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