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Ferrara, il piromane ancora in azione nella notte. Cassonetti in fiamme, ma la svolta è vicina

Ferrara, il piromane ancora in azione nella notte. Cassonetti in fiamme, ma la svolta è vicina

Altri roghi dolosi in via Santa Caterina da Siena. La polizia sta cercando di incastrare tutti gli indizi

11 luglio 2023
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Ferrara Ha agito ancora, nella notte tra domenica e ieri, il piromane da alcune settimane sta colpendo nella zona di via Arianuova.

Pochi danni, questa volta: due cassonetti incendiati. O almeno pochi sembrano, i danni, se paragonati a quanto posto in essere in particolare tra il 22 e il 23 giugno, quando le fiamme distrussero uno scooter parcheggiato in via XXV Aprile, all’angolo con Contrada del Mirasole, e poi a brevissima distanza, anche un’auto in sosta nella vicina via Santa Caterina da Siena. Proprio in questa via ha agito anche l’altra notte, con un primo incendio alle 21.15, sul quale sono intervenuti i vigili del fuoco. Pompieri attivi anche più avanti nella notte, per un altro cassonetto andato a fuoco.


Azioni che preoccupano i residenti e che sono sotto il costante monitoraggio da parte della questura, che da tempo indaga per individuare e fermare il piromane, ma che al momento mantiene il massimo riserbo sugli esiti. Da quello che emerge, sembra che una figura sia stata individuata almeno per convergenza di molteplici indizi.

Ieri alcuni residenti hanno notato che le Volanti della polizia, intervenute in zona, hanno avuto a che fare con un uomo residente nel quartiere e ben conosciuto per i comportamenti molto spesso fuori dalle righe e problematici. E anche ieri, apparso in stato di forte agitazione, si era abbandonato a urla in piena notte.

Certo che con il moltiplicarsi degli episodi, a maggior ragione con il forte caldo arrivato in questi giorni e che potrebbe durare ancora più di una settimana, la preoccupazione resta, perché piccoli incendi potrebbero anche trasformarsi in qualcosa di più grave. Per questo i passaggi delle forze dell’ordine per monitorare la zona colpita dal piromane, sempre la stessa come a indicare un territorio circoscritto d’azione, probabilmente si moltiplicheranno nella speranza, eventualmente, di coglierlo sul fatto.

Finora l’episodio più grave è quello già riportato: l’incendio dello scooter, andato completamente distrutto (al punto che a terra c’era il calco della targa), appartenente all’attivista ambientalista Marco Falciano. In quell’occasione le fiamme molto alte hanno provocato danni, per fortuna minimi, anche all’ingresso di un’agenzia immobiliare di fronte.

La vicenda del piromane ha anche assunto un livello politico: a fine giugno il consigliere comunale del Partito Democratico Davide Nanni ha presentato un’interpellanza chiedendo al sindaco Alan Fabbri e al vice (e assessore alla sicurezza) Nicola Lodi «se di fronte alla gravità dei fatti avvenuti che hanno messo a serio rischio la sicurezza e l’incolumità di cose e persone nelle zone indicate intendano promuovere azioni per prevenire-ridurre questi comportamenti criminali e di quale tipo». l

Daniele Oppo

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