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«In questura a Ferrara cinque nuovi agenti ma dai ranghi ne usciranno dieci»

«In questura a Ferrara cinque nuovi agenti ma dai ranghi ne usciranno dieci»

Il Silp-Cgil lancia la mobilitazione di domani: «Non ci servono elemosine»

11 luglio 2023
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Ferrara «Nei giorni scorsi in questura sono arrivati cinque nuovi agenti assistenti, quest’anno però ne usciranno oltre una decina, cioé più del doppio. Molti Uffici e servizi stanno funzionando con enormi difficoltà», spiega Massimiliano Caputo Rosa, segretario provinciale del sindacato di polizia Silp-Cgil, annunciando le ragioni della manifestazione indetta per domani davanti alla prefettura. Il presidio è inserito in una mobilitazione nazionale per protestare contro la carenza di risorse e personale.

A Ferrara risultano in forte sofferenza, prosegue Caputo Rosa, gli uffici che trattano gli atti di polizia giudiziaria, ma anche il personale addetto al controllo del territorio, l’Ufficio immigrazione, l’Ufficio rilascio licenze, persino la polizia stradale «che fatica a mettere insieme l’equipaggio di una pattuglia». Ma anche sul fronte delle qualifiche il problema si fa sentire: «Manca un numero congruo di ispettori, speriamo di poterli recuperare entro fine anno», aggiunge il segretario del Silp. Il sindacato lamenta «il dramma di un comparto sicurezza sempre più abbandonato a se stesso: nessuna assunzione straordinaria di personale per compensare i pensionamenti, come dimostra la drammatica carenza di poliziotti della nostra questura, stipendi fermi al 2021 (per i dirigenti poi non è stato mai firmato il primo contratto dal 2017), nessuna attenzione per le condizioni di lavoro e il benessere organizzativo delle poliziotte e dei poliziotti, mentre di pari passo esplode il fenomeno suicidario: 28 casi, ad oggi, tra tutto il personale in divisa solo dall’inizio dell’anno».

La mobilitazione si svolgerà dalle 9.30 alle 11.30. «Proprio tramite chi rappresenta il governo sul territorio, cioè la Prefettura, intendiamo mandare un forte messaggio a Palazzo Chigi perché delle chiacchiere siamo stufi – commenta Caputo Rosa – Attueremo un volantinaggio per cercare di spiegare ai cittadini che i nostri problemi, la mancanza di risorse e di assunzioni, incidono direttamente sulla sicurezza delle persone e sul vissuto quotidiano».

Entrando nei dettagli della vertenza, il sindacalista osserva che «le assunzioni straordinarie promesse sono un miraggio e con una carenza di organico complessiva di 10mila unità, grazie al combinato disposto con i pensionamenti che supereranno i nuovi arrivi, la Polizia di Stato avrà sempre meno operatori nei prossimi anni». Il problema, rileva il sindacato, riguarda anche i carabinieri e le altre forze dell’ordine. Contratto scaduto e straordinari non pagati portano altra carne al fuoco di chi ritiene che il comparto sicurezza sia stato dimenticato dal governo, come «il tema delle pensioni e della previdenza complementare/dedicata che viene ignorato cosicché i poliziotti già oggi mal pagati saranno i nuovi poveri in quiescenza. E ancora: la questione dell’organizzazione del lavoro e del benessere psicofisico, completamente ignorate da chi ha responsabilità politiche e di governo».

C’è una «elemosina» che i poliziotti, conclude il Silp, riceveranno «da questo mese di luglio. È un emolumento accessorio una tantum per il solo 2023, che dovrebbe compensare il mancato contratto. Parliamo di 24 euro lordi mensili per un agente. Neppure mezzo caffè al giorno. Con una inflazione che viaggia oltre l’8 per cento si tratta di una vergogna e di una offesa per tutta la categoria». l

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