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Incuria a Lido Volano. I residenti: «Lampioni fuori uso, costretti a muoverci con la torcia»

Katia Romagnoli
Incuria a Lido Volano. I residenti: «Lampioni fuori uso, costretti a muoverci con la torcia»

La rabbia degli abitanti: «Manca anche il supermercato»

12 luglio 2023
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Lido Volano A distanza di otto mesi dalla devastante inondazione, provocata da una falla arginale nello scannone del Lido Volano, i proprietari delle seconde case della località rivierasca più a nord attendono ancora risposte. Una decina di lampioni della illuminazione pubblica, fuori uso dal 4 novembre 2022, non sono ancora stati ripristinati con conseguente effetto buio pesto di un tratto di via del Bosco. Ad alzare la voce è Viscardo Viali, torinese ma nativo di San Giovanni di Ostellato, proprietario di un alloggio estivo, all’interno del residence Gli Aironi. «Con la famiglia trascorro le ferie al Lido Volano e sono qui in zona tre o quattro volte all’anno -afferma Viali-; nel tratto terminale di via del Bosco i lampioni non sono più stati riattivati dalla drammatica inondazione dello scorso autunno. Mi sono rivolto a diversi uffici e mi pare che ci sia un rimpallo di competenze. L’ultima volta mi è stato risposto che chi si stava occupando della problematica è appena andato in pensione. Ma ciò non può significare che noi continuiamo a restare al buio. Siamo costretti a muoverci di sera con la torcia». Situazione speculare sul pontile, infrastruttura divenuta negli anni una vera e propria attrattiva turistica, meta di podisti, pescatori e turisti a passeggio. Il ripristino parziale attuato dalla Provincia, non è stato integrato dalla illuminazione ed il disagio si riverbera a cascata sul vicino camminamento che separa gli stabilimenti balneari dalla pineta, dove le luci a terra non sono tornate in funzione. «Quando abbiamo acquistato la seconda casa qui -prosegue Viali -, sapevamo che Volano non era servito come gli altri Lidi. Manca anche il supermercato. Ma speravamo nel tempo le cose potessero migliorare e invece non riceviamo neppure risposte sugli indennizzi per i danni della mareggiata».

Secondo quanto riferisce il turista torinese, le verifiche compiute anche dall’amministratore condominiale del residence Gli Aironi convergerebbero in una sola direzione, quella secondo cui i risarcimenti verrebbero riconosciuti solo ai residenti. In realtà, dopo la proclamazione dello stato di emergenza, le procedure burocratiche lunghe e farraginose sono regolarmente in corso e gli interessati riceveranno comunicazioni ufficiali a conclusione di tutta la fase istruttoria. Per Viali la necessità di ottenere risposte rapide è da ritenersi un atto dovuto, dal momento che anche coloro che non risiedono stabilmente sul territorio, onorano molto bene i loro obblighi fiscali sul territorio, «anche con Imu che a tariffa più alta», precisa il villeggiante. Un’ultima criticità, già segnalata alla polizia locale, concerne la scarsa visuale in corrispondenza dell’incrocio tra via del Bosco e strada panoramica Acciaioli. «È un incrocio molto pericoloso- conclude Viscardo Viali-; il segnale di stop e la linea di arresto non bastano. I veicoli in uscita, per immettersi sulla Acciaioli, si ritrovano a ridosso di una curva e ci sono già stati scontri con automobili in transito provenienti da Volano. Occorre assolutamente uno specchio, per aumentare la visuale di chi esce da via del Bosco. Ho già segnalato questa necessità. Spero che un articolo sblocchi la situazione, a vantaggio di tutti».l

Katia Romagnoli

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