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Comacchio, vandali in azione. Cartelli stradali divelti lungo la ciclabile

di Katia Romagnoli
Comacchio, vandali in azione. Cartelli stradali divelti lungo la ciclabile

Danni in via Marina, sindaco deluso

14 luglio 2023
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Comacchio Sorpresa amara, all’alba di ieri, per comacchiesi e turisti amanti delle passeggiate e dell’attività motoria all’aperto: la pista ciclabile di via Marina, che da sempre collega Porto Garibaldi al capoluogo, era disseminata di segnali spezzati, piegati o abbattuti dai vandali. I primi a notare lo scempio sono stati alcuni pescatori di vongole, ma anche dipendenti di stabilimenti balneari e semplici podisti, che hanno subito avviato un passa parola sui social network, dove subito incredulità e sdegno hanno preso piede. «Abito al villaggio Raibosola da 15 anni – afferma Alberta Felletti – e non mi è mai capitato di vedere niente di simile. Saranno stati i soliti balordi che non sanno più su cosa accanirsi, dopo aver spaccato, più volte panchine nel parco, dove abbiamo celebrato il mese scorso la Festa dei vicini. Si organizzano eventi di socializzazione, nelle scuole i miei figli seguono gli incontri tenuti dai carabinieri contro il bullismo e il cyberbullismo, ma davanti a fatti come questi, di quale educazione vogliamo parlare? Chi si diverte a distruggere panchine, cestini o cartelli stradali, non ha nessun punto di riferimento nella vita». Le biciclette per buona parte della mattinata si sono viste costrette a rinunciare a percorrere un itinerario ad ostacoli, peraltro pericoloso, mentre il settore manutentivo del Comune, mobilitato immediatamente, ha provveduto a sostituire i segnali danneggiati e a ripristinare quelli abbattuti.

Il sindaco Pierluigi Negri, allertato di buon’ora, non usa mezzi termini. «Non ci sono parole. Sono gesti inqualificabili. Sono deluso e amareggiato come sindaco, come cittadino di Comacchio e come padre». Come avvenuto in altre occasioni, quando a essere presi di mira dai soliti ignoti sono stati anche giochi e giostrine per bambini nei parchi o lettini ed ombrelloni in spiaggia, l’auspicio collettivo è quello di poter individuare indizi e trovare riscontri utili ad acciuffare gli autori dei gesti, grazie al lavoro degli occhi elettronici delle telecamere di videosorveglianza. I teppisti devono aver agito indisturbati, con il favore del buio, nella notte tra giovedì e venerdì, ma dopo le segnalazioni dei danneggiamenti pervenute anche alla polizia locale, la visione delle videocamere potrebbe riservare qualche informazione. Resta l’amaro in bocca per i danni provocati a beni pubblici, la riparazione e la sostituzione dei quali comporta, come sempre, un esborso di denaro pubblico, che ricade sulla collettività intera». l