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No-Fabbri, partenza “larghissima” Il Pd: «Coinvolgiamo pure i civici»

No-Fabbri, partenza “larghissima” Il Pd: «Coinvolgiamo pure i civici»

L’altra sera al Barco incontro dei potenziali “alternativi” al centrodestra

14 luglio 2023
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Ferrara C’erano proprio tutti, i potenziali anti-Fabbri, l’altra sera al primo incontro dell’ex tavolo dell’opposizione, al centro sociale Il Quadrifoglio, ribattezzato Tavolo per l’alternativa. «Giusto, siamo in un’altra fase politica» hanno convenuto un po’ tutti, visto che l’obiettivo è fissato alle Comunali 2024. Il primo risultato che il Pd può rivendicare, quindi, è di aver portato a dialogare su un’alternativa comune un ventaglio di forze che va da Rifondazione e Sinistra-Verdi a Italia Viva, passando per i gruppi di opposizione del Consiglio comunale, e che comprende appunto il M5s. Di qui a definire anche solo un percorso unitario, per non parlare di una vera e propria alleanza elettorale con relativa convergenza su di un singolo candidato, ovviamente ce ne passa. E per evitare che qualche scoglio potesse spuntare già al primo colpo di remi, l’altra sera si sono evitati anche riferimenti metodologici: la parola primarie di coalizione per la scelta del candidato, ad esempio, non risulta essere mai stata pronunciata, nonostante il fatto che i dem nei mesi scorsi l’avessero evocata più volte.

«Stiamo lavorando per costruire un percorso alternativo al centrodestra e vincente, per fare questo serve un’interlocuzione ampia e allargata anche alle realtà civiche» si è limitato a dire il segretario provinciale Pd, Nicola Minarelli. La prossima volta, insomma, attorno al tavolo ci potrebbero essere anche sigle (Ferrara sostenibile, i 55 giovani di centrosinistra, bisogna vedere se anche la Rete giustizia climatica) che nei mesi scorsi hanno movimentato il dibattito politico e promosso mobilitazioni civiche.

Per il resto alcuni tra i commenti post-incontro sono indicativi delle aspettative ma anche dei posizionamenti già ben evidenti. Se Mario Zamorani (+Europa), peraltro l’unico esponente che ha non è intervenuto ufficialmente durante la serata, parla di «una sorpresa positiva, ero scettico in partenza e invece il clima mi è parso costruttivo»; Alberto Bova (Azione) confessa un po’ di delusione, «siamo rimasti alle dichiarazioni molto generiche: per noi la possibilità di alleanza dipendono dalle convergenze programmatiche e dal candidato sindaco».

Temi ancora da mettere sul tavolo, probabilmente a partire da settembre, visto che non sembra esserci l’intenzione di convocare nuovamente gli “alternativi” in questa ultima parte di luglio e per tutto agosto. Si partirà quasi sicuramente dal programma, da cominciare a declinare almeno a livello di capitoli: da sottolineare che l’altra sera non si è parlato di una delle iniziative politiche che stanno facendo rumore in queste ore, cioè il «degrado della città Unesco», come l’hanno definito gli esponenti di +Europa autori della lettera da inviare all’organismo Onu per chiedere tutela contro i cantieri del Parco Urbano, il traffico nella ztl e le invasive strutture per i concerti in centro storico. L’iniziativa non è stata concordata con i potenziali alleati, e qualche malumore l’ha suscitato quanto meno dal punto di vista metodologico, ma il contenuto della denuncia potrebbe essere condiviso soprattutto a livello civico.

Chi poi si aspettava che l’altra sera cominciasse ad emergere quantomeno l’identikit del potenziale anti-Fabbri, è rimasto deluso. Tenere assieme coalizione larghissima e primarie sembra complicato, ed a quel punto toccherebbe al Pd fare la proposta. Certo nessuno vuole rivedere il film del 2018-19. l

Stefano Ciervo

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