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Ferrara, via crucis nei campi: «Chiediamo subito lo stato d’emergenza»

Ferrara, via crucis nei campi: «Chiediamo subito lo stato d’emergenza»

Agricoltura ancora in difficoltà

23 luglio 2023
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Ferrara Ancora nubi nerissime per le aziende agricole della provincia. Ieri l’ennesima tappa di una via crucis che sembra non avere fine. Nell’arco che va dall’Alto Ferrarese all’Argentano, passando per la fascia più meridionale del territorio comunale di Ferrara, un altra giornata da dimenticare.

Misure urgenti «Si è trattato di un evento molto esteso – lo definisce Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia –, una “strisciata” di decine e decine di chilometri: non siamo più di fronte a situazioni puntuali. Abbiamo avuto capannoni divelti, alberi abbattuti, e dove il maltempo ha colpito siamo al completo azzeramento della capacità produttiva. Sia per la frutticoltura che per le coltivazioni più estensive come il mais». La logica che ne segue è chiara: «Non è possibile affrontare tutto ciò con strumenti ordinari – sostiene Calderoni –, servono misure di carattere straordinario e per questo chiederemo l’attivazione dello stato d’emergenza per poter mettere in piedi gli interventi necessari. Anche perché per certi territori, penso in particolare all’Alto Ferrarese, sono stati colpiti da due grandinate nel giro di appena tre giorni: una completa batosta».

Per il comparto agricolo danni su danni. «E purtroppo – aggiunge il presidente di Cia –, per qualche frutticoltore che non ha a disposizione le risorse finanziarie per potersi assicurare, diciamo così, piove sul bagnato. Ma anche a chi aveva le reti anti grandine non è andato meglio: ai primi colpi di grandine, grandi come palle da baseball, hanno ceduto e quel che c’era sotto è andato distrutto dal ghiaccio».

Blocchi di ghiaccio Dal cielo ieri pomeriggio sono piovuti «blocchi di ghiaccio impressionanti quanto inusuali, che definire semplicemente grandine è riduttivo» sottolineano da Coldiretti. Grandine che infierisce sulle colture in campo, ma anche su finestre, tetti, reti di protezione, automobili e mezzi che si ritrovano con vetri spaccati e vistose ammaccature.

«Il ripetersi di questi eventi calamitosi – dicono da Coldiretti –, conferma un drammatico cambiamento del clima, nonostante ciò che pensano alcuni scettici che gridano al complotto mediatico, con sempre maggiori danni alle produzioni agricole, sia alle piante che ai frutti, peraltro già ridotte dagli eventi calamitosi dei mesi scorsi e fare reddito diventa sempre più difficile. Invitiamo ovviamente gli agricoltori a presentare quanto prima le segnalazioni di rito, sia alla propria assicurazione che presso i nostri uffici, per poter presentare se ne ricorreranno i termini, richieste di attivazione dei fondi di solidarietà e dei nuovi meccanismi previsti dalla Pac per ristorare almeno in parte i danni subiti in una annata che si sta manifestando molto problematica per il settore agricolo ferrarese». l

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