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Ferrara, altro esposto sul teleriscaldamento: «Da ottobre +112% di extra costi»

Daniele Oppo
Ferrara, altro esposto sul teleriscaldamento: «Da ottobre +112% di extra costi»

Un condominio dell’area di Porta Po chiede l’intervento del Garante del mercato. L’accusa: «Abuso di posizione dominante di Hera, si valutino misure cautelari»

28 luglio 2023
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Ferrara «Esposto nei confronti di Hera Spa per abuso di posizione dominante per la fissazione di prezzi troppo elevati per il servizio di teleriscaldamento erogato nella città di Ferrara, a danno dei consumatori».

La richiesta, rivolta al Garante della concorrenza e del mercato, è chiara. Arriva da un condominio dell’area di corso Porto Po, è solo l’ultima in ordine di tempo, ma non sarà l’ultima perché la Rete civica contro il caro-teleriscaldamento (Tlr) ha altre frecce in faretra ed è pronta a scagliarle: «Andremo avanti finché non otterremo un risultato», promette Mattia Guaresi, architetto e membro della Rete che insieme al condominio “Il Quartiere” anima la battaglia contro la multiutility e i prezzi applicati agli utenti ferraresi, sia pre che post nuovo accordo sottoscritto da Hera con l’Amministrazione comunale, i cui effetti vantaggiosi sembrano essersi ridotti molto in fretta come già evidenziato dall’authority nella decisione di avviare un’istruttoria per abuso di posizione dominante.

L’ultimo esposto non si discosta molto da quelli precedenti, e punta il dito sull’enorme sconvenienza assunta dal teleriscaldamento di Hera a Ferrara nell’anno termico 2022-2023, rispetto all’alternativa usata come riferimento, ovvero il riscaldamento con una caldaia a condensazione, a gas naturale e in regime tariffario di tutela, considerando che il Tlr viene considerato da Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) un monopolio naturale, stante la difficoltà per gli utenti di cambiare sistema, visti gli elevati “switching costs”, nel quale le tariffe dovrebbero riflettere i costi sostenuti per il servizio (cost reflective).

Leggendo l’esposto, balza all’occhio la parte in cui si sostiene che «la fornitura di Hera al condominio (...) del servizio di teleriscaldamento nella stagione 2022-2023 ha comportato per gli utenti costi superiori al 112% rispetto al benchmark di riferimento». In sostanza, mentre il prezzo del gas impennava per tutti, il prezzo del teleriscaldamento saliva in verticale nonostante a Ferrara il servizio sia garantito solo per il 13% da gas naturale e il restante da fonte geotermica e termovalorizzazione dei rifiuti in parti quasi uguali.

Se quel +112% di media balza all’occhio, i dati sugli extra costi denunciati e riferiti ai mesi di ottobre e dicembre e dicembre 2022 fanno fare un salto dalla sedia: +348% e +271%. In ogni caso, sempre prendendo in considerazione il metodo di calcolo usato nell’esposto, da ottobre 2022 allo scorso aprile, non c’è un mese nel quale il Tlr sia costato meno di una caldaia a gas naturale.

Entra in ballo anche l’addendum sottoscritto dall’assessore Alessandro Balboni con Hera nell’ottobre 2022, che fissa il prezzo della componente geotermica a 155 euro per MWh fino al tutto il 2024 e poi a 149 euro fino al 2040. Più o meno i prezzi raggiunti dal gas tra luglio e agosto del 2022 e che dopo un picco ancora più alto, fino a oltre 300 euro per via degli effetti della guerra in Ucraina e il blocco delle esportazioni del gas russo, sono crollati nettamente. L’esposto chiede al Garante l’applicazione di misure cautelari e di valutare la restituzione al condominio degli extra costi sostenuti e ritenuti ingiustificati. l

D.O.

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