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Ferrara, stangata sulla benzina: i prezzi sfondano quota 2 euro

Francesco Dondi
Ferrara, stangata sulla benzina: i prezzi sfondano quota 2 euro

L’aumento colpisce anche gli automobilisti ferraresi: + 11 euro per un pieno. Molte differenze tra i vari distributori e il self aiuta a risparmiare un pochino

28 luglio 2023
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Ferrara La spia della riserva si accende e si prepara un altro giro dal benzinaio. Il tragitto porta con sé tanti pensieri: quanto spenderò oggi? Esiste un modo per risparmiare qualcosa? Sto guidando in modo adeguato o il mio stile non si adatta ad un periodo di doverosa cautela? Alzi la mano il pendolare che non ha mai fatto queste riflessioni nelle lunghe giornate trascorse in auto oppure davanti al display che galoppa veloce in una pompa di benzina.

Puntuale, come ogni anno, arriva il periodo dell’esodo estivo e il prezzo per un pieno schizza alle stelle. Ma se in passato – tra crisi delle estrazioni, tensioni Arabia-Usa, guerra Russia-Ucraina – vi era una parvenza di giustificazione a oggi non esiste quell’alone dietro cui celarsi per tentare di comprendere la situazione. Il display corre e i portafogli si alleggeriscono: se qualche tempo fa un pieno di un’auto “normale” arrivava a 70 euro ora è fortunato chi rimane intorno agli 80, ma spesso è già più proiettato verso gli 85. La stangata è servita e anche Ferrara non fa difetto. Eppure, come sempre, c’è chi ha la capacità di tenere i prezzi tutto sommati nella media del periodo (1,7 e rotti è comunque una cifra che neppure due anni fa avrebbe attirato improperi vari) e chi invece deve adeguarsi alle indicazioni delle grandi case petrolifere. Loro sono i benzinai, avamposto di frontiera, talvolta esposti alle lamentele dei clienti, che ormai sono portati a rifuggire con una smorfia o le braccia che si allargano come a voler dire «e io che ci posso fare?».

L’altro giorno è arrivato un altro ritocco verso l’alto dei prezzi come hanno potuto constatare gli automobilisti e certifica anche il sito Osservaprezzi, curato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy che offre in diretta le proposte di ogni singola pompa. Serve poco per restringere la ricerca e limitarsi a Ferrara città che è un campione assai ampio e credibile rispetto all’andamento dell’intera provincia. Ebbene, tra un distributore e l’altro ci sono discrepanze di quasi 40 centesimi al litro, cifra apparentemente piccola ma che a lungo pesa sulle casse del cliente. Il rifornimento più vantaggioso – analizzando Osservaprezzi – è quello alla pompa bianca del Conad di via Eridano che si attesta a 1,79 mentre la media si aggira intorno all’1,85 al litro per schizzare al servito a 2,33 all’Ip di via Copparo mentre al Q8 di via Comacchio il fai-da-te sfiora i 2 euro, arrivando a quota 1,93. Prezzi invece più concentrati per il gasolio che balla tra 1,65 e 1,78 euro con scarti assai ravvicinati.

«Come puntualmente si verifica ogni anno, in occasione delle partenze estive degli italiani i listini di benzina e gasolio salgono repentinamente - spiega il presidente del Codacon, Carlo Rienzi - Oggi i prezzi della verde sono tornati ai livelli di un anno fa, ma raggiungono punte di 2,2 euro in autostrada, portando il costo di un pieno a toccare quota 110 euro».

Se poi si allarga il confronto allo stesso periodo del 2021, si scopre che benzina e gasolio costano oggi circa il 14% in più, con un aggravio di spesa di oltre 11 euro a pieno. Considerato che milioni di cittadini si sposteranno in auto durante le prossime settimane e dovranno far fronte ai rifornimenti per l'esodo e il contro-esodo, la stangata - stando ai conti del Codacons - raggiungerà la ragguardevole cifra di 800 milioni di euro a titolo di maggiore spesa per il carburante rispetto a due anni fa».

E allora tanto vale scegliere l’offerta migliore sul mercato perché anche il benzinaio di fiducia ormai non esiste più. l