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Ordinanza anti-alcol a Ferrara: già 5 attività scoperte e chiuse

Ordinanza anti-alcol a Ferrara: già 5 attività scoperte e chiuse

Interventi in piazzale Stazione e Porta Catena. Lodi: «Ricadute evidenti»

30 luglio 2023
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Ferrara Togliere ogni forma di approvvigionamento alcolico per evitare assembramenti molesti nei parchi cittadini e disincentivare quei comportamenti che degenerano in liti, schiamazzi, risse e accoltellamenti. La filosofia dell’ordinanza anti-alcol emessa dal sindaco Alan Fabbri ha finalità molto chiare: disinnescare le opportunità di sballo spesso innescate dall’abuso di alcolici. E il provvedimento ha subito dato i frutti sperati grazie anche all’attenzione che il nucleo Commercio della Polizia locale sta mettendo nelle verifiche. Sono infatti già cinque le attività sorprese a vendere alcolici fuori dall’orario consentito: sono state colpite dall’ordinanza che imporrà loro la chiusura dalle 16 fino all’indomani mattina.

Al piazzale della Castellina, in via Nazario Sauro e in corso Piave gli operatori erano già arrivati nelle settimane passate (l’ordinanza è infatti attiva dall’11 luglio) ma negli ultimi giorni sono stati altre due le attività commerciali raggiunte dal provvedimento. La prima si trova in piazzale della Stazione e la seconda è invece in Porta Catena. Entrambi i gestori avevano servito alcolici dopo l’orario consentito ossia le 18 e tra l’altro - emerge dal racconto degli operatori - anche in quantità ingenti. Non si tratta quindi di una birra “da passeggio” che già di per sé sarebbe vietata, bensì di intere casse di alcolici. «Basta notare i cartoni esposti per il ritiro degli operatori - riflette il vice sindaco Nicola Lodi - per rendersi conto di quanto giro di clienti possono avere certe realtà che da tempo creano problematiche, garantendo la continua vendita di alcolici che poi vengono consumati nei parchi».

Il mancato rispetto dell’ordinanza anti-alcol è stata accertata dagli agenti della Polizia locale che hanno operato in borghese, assistendo in presa diretta alle operazioni di vendita delle bevande e intervenendo quindi in contemporanea con la conseguente notifica del provvedimento sindacale di chiusura fin dalle 16.

«L’obiettivo - aggiunge il vice sindaco e assessore alla Sicurezza, Lodi - è in parte raggiunto, ma non ci fermeremo con i controlli. So di chiedere un imponente sforzo agli operatori della Polizia locale, a cui faccio i complimenti, ma i risultati sono evidenti e credo che se ne debba prendere atto».

Lodi infatti collega la riduzione della vendita al dettaglio di bevande alcoliche alla degenerazione dei gruppi di balordi che si ritrovano in certi parchi della città. «È sotto gli occhi di tutti che alcuni gruppi acquistano casse di birra nei negozi di vicinato, soprattutto quelli etnici, e le consumano nei parchi. Lì alzano pesantemente il gomito e poi la situazione degenera con urla, schiamazzi, aggressioni e risse. Noi non vogliamo più sia così e l’ordinanza ha proprio quella finalità. Togliere la possibilità di acquistare alcolici da asporto di fatto disincentiva gli assembramenti nei parchi cittadini che tornano ad essere frequentati dalle famiglie e dalle persone “normali”. È un ottimo risultato per tutta la nostra città». l

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