Ferrara

La cerimonia

Strage alla stazione, l’ultima parente della vittima vigaranese: «Non dimenticherò mai»

Giuliano Barbieri
Strage alla stazione, l’ultima parente della vittima vigaranese: «Non dimenticherò mai»

Davanti al municipio vigaranese il ricordo di Paolino Bianchi. Poi i gonfaloni ferraresi a Bologna in memoria anche di Gaetano Roda, Vincenzo Petteni, Mirco Castellaro e Antonio Montanari

02 agosto 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Vigarano Mainarda Anche quest'anno con due momenti distinti, localmente e a Bologna, nel 43° anniversario l'amministrazione comunale ha ricordato la memoria di Paolino Bianchi, 50 anni, il vigaranese che ha perso la vita il 2 agosto 1980 causa un attentato, di matrice neofascista, che fece scoppiare una bomba nella sala d'aspetto di seconda classe alla stazione ferroviaria di Bologna causando 85 morti e 200 feriti. Paolino Bianchi era in transito, alla stazione ferroviaria di Bologna, perché si stava recando in montagna per una breve vacanza, ed è stato uno degli ultimi ad essere identificato e questo è stato possibile solo dopo che, conficcata nel suo fianco, venne trovata una medaglia color argento che era quella con la quale aveva lasciato in deposito il suo motorino alla stazione ferroviaria di Ferrara.

Questa mattina, alle 8, davanti al municipio c'è stato il concentramento  dove, con il Gonfalone in testa, gli assessori Daniela Patroncini e Francesca Lambertini hanno guidato verso il cimitero il corteo formato dai consiglieri di minoranza, Olao Guidetti e Agnese De Michele, una rappresentanza dell'arma dei Carabinieri, l'associazione Bersaglieri in congedo, volontari della Protezione Civile e cittadini. Durante il tragitto sono stati diversi i cittadini che, incrociando il corteo, si sono fermati per tributare un religioso silenzio alla memoria del compaesano che ha perso la vita nell'attentato. Nel  cimitero il parroco don Leo ha detto  una preghiera alla memoria e l'assessore Poltronieri ha deposto sulla tomba un mazzo di fiori. "Sono l'ultima – ha detto la cugina Eleonora Lodi – dei parenti rimasti in vita. Finché avrò forza alla commemorazione cercherò di essere sempre  presente per non dimenticare tutte le vittime di questo atroce attentato".

Al termine della cerimonia una pattuglia della Polizia Locale, con Gonfalone, si è recata alla stazione ferroviaria di Bologna per la commemorazione ufficiale di  tutte le vittime dell'attentato dove anche la provincia di Ferrara, con 5 vittime, ha pagato un pesante  tributo di sangue, e dove c’era anche il Gonfalone del Comune di Ferrara. Oltre a Paolino Bianchi le altre vittime sono Gaetano Roda, 31 anni di Mirabello, che era appena stato assunto dalle ferrovie e stava facendo un corso. In una pausa si trovava davanti alla sala d'aspetto è l'onda d'urto dello scoppio lo mandò a sbattere contro un treno in sosta al primo binario. Vincenzo  Petteni, 34 anni di Ferrara, si stava recando in vacanza a Palermo e non avendo trovato posto sull'aereo aveva deciso di arrivarci in treno. Mirco Castellaro, 33 anni di Ferrara, era capo ufficio  alla Vortex Hidra di  Copparo e si stava recando in Sicilia dove aveva acquistato una barca. Antonio Montanari di 86 anni, originario di Santa Maria Codifiume, era nella pensilina davanti alla stazione, in attesa dell'autobus, quando è stato colpito dai detriti causati dallo scoppio.