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Comuni e coop nel “mirino”: «Più assunti, contratti equi»

Stefano Ciervo
Comuni e coop nel “mirino”: «Più assunti, contratti equi»

Dal nuovo segretario della Fp Cgil i temi del confronto autunnale. Le carenze di Palazzo Municipale e il nodo delle educatrici private

03 agosto 2023
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Una «campagna straordinaria» nei Comuni, a partire da quello di Ferrara, per chiedere assunzioni per contrastare il calo di organico, soprattutto in Polizia locale e sistema educativo. È l’impegno in cima all’agenda del nuovo segretario della Funzione pubblica Cgil, Marco Blanzieri, che delinea un settembre caldo dal punto di vista sindacale, in caso le richieste sindacali vengano ignorate. Molto diverso il clima nel settore sanità, dove sui controversi Cau, ad esempio, il parere della Cgil è positivo. E sullo sfondo si delineano già le ripercussioni della “madre di tutti gli appalti”, cioè la raccolta e trattamento rifiuti per il bacino Ferrarese, previsto per il 2024.

Blanzieri, infermiere professionale con esperienza consolidata in categoria e come segretario Fp di Imola (è stato inserito anche in segreteria confederale con delega alla Sanità), non nasconde una sguardo «molto preoccupato» sulla situazione del suo nuovo comparto, che si estende dagli enti locali al socio-sanitario privato fino ad educazione e ambiente.

Sanità «Alla manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma uno dei temi centrali sarà l’autonomia differenziata che rischia di distruggere il diritto alla salute, trattenendo sui territori più ricchi l’Irpef: servono in generale più risorse. A Ferrara siamo in attesa di un emendamento per il via libera alla fusione Asl-Sant’Anna, interessante perché porterebbe didattica e ricerca su tutto il territorio. L’emergenza-urgenza? I Cau per noi sono servizi aggiuntivi, una volta ottenuto che restino aperti tutti e quattro i Ps della provincia, a differenza di quanto previsto nel progetto originario per Cento e Argenta. Sarebbe invece interessante approfondire i livelli di risposta rispetto al servizio pubblico di cliniche private come Salus e Quisisana, in ottica riallineamento delle dotazioni organiche».

Comuni Il fronte più agitato, in questo momento, è quello degli enti locali, con particolare riferimento a Palazzo Municipale. «La questione organici è presente in molte realtà, a Ferrara in particolare sono in sofferenza l’Anagrafe, dove i cittadini sopportano tempi lunghissimi per le pratiche; la Polizia locale, l’educazione e l’infanzia. Il Comune - è il conteggio di Blanzieri - ha una potenzialità assunzionale da due milioni di euro rispetto alle assunzioni già predisposte, ma non la sta sfruttando. Abbiamo proclamato lo stato di agitazione, vediamo a settembre quali saranno le risposte».

Il problema organici è generalizzato, denuncia la Funzione pubblica Cgil, con carenze anche «in figure cruciali come le assistenti sociali: è necessario invertire il trend, il timore è che con la sospensione del Reddito di cittadinanza la sofferenza si accentui, con centinaia di persone in difficoltà che finiscono per riversarsi sullo Sportello sociale».

Sociale Una questione in piedi, che Blanzieri definisce «spinosa», è quella del trattamento contrattuale considerato iniquo per alcune educatrici degli asili nido. Si tratta delle dipendenti di coop sociali inquadrate in categoria D2, inferiori alla D1 della quale godono le colleghe dipendenti dei Comuni. «Abbiamo sollecitato Legacoop e Confcoop a trovare un accordo per risolvere la questione e proclamato lo stato di agitazione a livello provinciale. È un fatto che in province come Modena o Parma, dove sono i Comuni a riconoscere l’inquadramento superiore già a livello di convenzioni, il problema è stato superato». Da noi, sottolinea la Fp Cgil, solo Riva del Po ha già provveduto in questo senso, mentre Argenta «ha dato la sua disponibilità a procedere: non ci può bastare».

In termini assoluti si tratta di qualche decina di euro in più al mese in busta paga, ma per il sindacato è in ogni caso una questione di equità.

Ambiente Nel comparto ambientale tutta l’attenzione è puntata sul 2024, quando l’Atersir dovrebbe bandire la gara per assegnare il servizio rifiuti del bacino provinciale, slittato più volte in questi anni a causa del cambiamento del sistema di raccolta attivato dagli attuali gestori e dalla fusione che ha dato vita a Clara. «I gestori sono attualmente tre, Hera, Clara e Soelia. Nella nuova situazione - ragiona Blanzieri - servirà la capacità di gestione completa del ciclo del rifiuto, dalla raccolta allo smaltimento, e quindi c’è l’ipotesi di un accordo Hera-Clara per partecipare assieme alla gara. Se non ci fosse l’alleanza si aprirebbero altri scenari, dal monopolio Hera fino all’arrivo di altri soggetti». Si tratta di una partita che mette in gioco, oltre a importi colossali, diverse centinaia di posti di lavoro, comprensibile quindi che i rappresentanti dei lavoratori siano già con le antenne ritte.

Categoria Blanzieri, che sarà affiancato da una segreteria tutta nuova, chiude con una dichiarazione-manifesto: «Ci piacerebbe rappresentare una realtà di confronto sul territorio, tenendo sempre conto che la qualità del lavoro corrisponde alla qualità del servizio». l

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