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L’episodio

Bondeno, ancora vandali in via Dazio: a fuoco un capanno di legno

Alessandra Mura
Bondeno, ancora vandali in via Dazio: a fuoco un capanno di legno

Raid notturno mentre la proprietaria stava dormendo. A marzo era stato tranciato un cavo e spaccato un contatore

04 agosto 2023
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Bondeno A distanza di cinque mesi, i vandali sono tornati a colpire nel piccolo borgo di via Dazio che si trova dietro l’ex ospedale Borselli, appiccando il fuoco a un capanno per gli attrezzi. Le fiamme per fortuna hanno attecchito solo in parte e si sono esaurite prima che potessero divampare del tutto. Ma se avessero raggiunto la siepe che si trova proprio a ridosso della piccola costruzione in legno, le conseguenze sarebbero state ben più pesanti.

Per la signora Marina Mantovani quella di ieri è stata un’altra giornata di paura e sgomento, dopo i danni subiti a marzo. Allora una mano rimasta ancora ignota aveva tranciato il cavo di alimentazione del lampione in giardino, poi con un mattone aveva spaccato il contatore, lasciando l’abitazione al freddo e al buio.

Non meno traumatico è stato il risveglio di ieri, quando la signora si è resa conto che un piromane era entrato in azione mentre lei stava dormendo: «Ho avvertito un odore di bruciato e sono uscita in cortile – racconta – Ho visto che il capanno di legno era stato incendiato, era bruciata mezza casetta di legno. La mia abitazione è a circa quattro metri di distanza, ma non mi sono accorta di niente, e se penso che mentre dormivo qualcuno stava appiccando il fuoco qua fuori, mi vengono i brividi. Poteva andare a fuoco tutto, bastava che le fiamme arrivassero alla siepe e chissà come sarebbe andata a finire». La donna ha sporto denuncia, così come aveva fatto cinque mesi fa. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale, e i primi rilievi hanno confermato la natura dolosa dell’incendio.

Un fatto inquietante, senza un perché, come senza un vero motivo sono tutti gli atti vandalici.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se il responsabile, o i responsabili, dell’incendio siano gli stessi che hanno provocato i danni a marzo. Allora si era pensato a un atto non mirato, ma dettato solo da circostanze favorevoli, tanto più che l’abitazione della signora Mantovani fa parte di una corte in cui vivono altre cinque famiglie e il vandalo avrebbe colpito a caso. Ma anche questa volta a essere presa di mira è stata la proprietà di Marina, e questo secondo episodio l’ha lasciata ancora più turbata.

«Di certo non riesco a immaginare chi potrebbe avercela con me, non ho nemici – sottolinea Marina – Dopo i fatti di marzo non era più successo nulla, e abbiamo trascorso mesi tranquilli. E adesso quest’altro disastro che, al di là dei danni, è molto grave perché mi toglie sicurezza e serenità. A marzo mi sono sentita mancare pensando che avrei potuto incontrare il vandalo armato di un mattone, ora addirittura un incendio, a pochi metri dalla stanza in cui stavo dormendo. Non voglio nemmeno pensare cosa sarebbe potuto succedere se le fiamme non si fossero spente, è spaventoso». l

Alessandra Mura

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