La Nuova Ferrara

Ferrara È andata deserta un’altra gara per l’accoglienza migranti, questa volta riservata agli alberghi, e la Prefettura si sta industriando per evitare quanto capitato in altre città, come Bologna, dove per fare posto ai nuovi arrivi previsti è stato tolto il posto letto a un centinaio di profughi con ricorso pendente per protezione internazionale. In questo momento a Ferrara non c’è una situazione di tensione perché non sono ancora annunciati nuovi arrivi e la dinamica “naturale” dei Cas aiuta: ci sono più uscite, anche volontarie per trasferimenti, che ingressi, quindi si sono liberati ultimamente alcune decine di posti utili ad affrontare le prossime settimane.

Il bando prefettizio, in ogni caso, era un tentativo di ottenere «la disponibilità di strutture alberghiere», che non avrebbero avuto un rapporto diretto con il rappresentante di governo bensì con gli enti gestori dei migranti presenti sul territorio. «Gli aspiranti gestori - si leggeva nell’avviso - potranno offrire anche altre strutture ritenute idonee e non segnalate». Le strutture che si facevano avanti offrendo posti, era specificato, avrebbero dovuto mantenerli disponibili «fino al 30 giugno 2025».

Saranno state queste condizioni, oppure il periodo turistico soprattutto sulla costa, fatto sta che alla scadenza dell’avviso, il 31 luglio, non ci sono state offerte. «Non ci risultano interessamenti da parte di nostri associati» ha spiegato Zeno Govoni, presidente di Federalberghi Confcommercio; stessa reazione da parte di Assohotel Confesercenti. E comunque la conferma della scarsa reattività del territorio nei confronti dell’accoglienza migranti. l

S.C.

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